Torino-Lazio 0-2, Felipe Anderson fenomenale: terzo posto e +3 sul Napoli

I biancocelesti battono 2-0 il Torino grazie ad una doppietta del brasiliano nella ripresa (71', 78') e conquistano la quinta vittoria di fila. Staccati gli azzurri, la Roma è ad un solo punto di distanza
Francesco Tanilli
7 min
ROMA - La Lazio suona la quinta sinfonia. Il compositore è Felipe Anderson. Si perché con il 2-0 ai danni del Toro i biancocelesti vincono per la quinta volta consecutiva (non accadeva dal 2010 con Reja in panchina) confermandosi come la squadra più in forma del momento e terza forza del campionato: dodici gol fatti, uno solo subito. Un ruolino di marcia da scudetto. E soprattutto i tifosi biancocelesti si sfregano le mani per un Felipe Anderson a dir poco straordinario. Doppietta del brasiliano (71' e 78' e ottavo gol in campionato) e vittoria fondamentale dei capitolini che salgono a quota 49 punti in campionato staccando di netto il Napoli (ora a -3) e avvicinandosi alla Roma che cade clamorosamente all'Olimpico per 2-0 contro la Samp.

IL DOPPIO MORSO DEL SERPENTE - Un successo deciso nel secondo tempo dagli uomini di Pioli che vincono la sfida dell'Olimpico da grande squadra: controllo totale nel primo tempo e doppio morso del serpente nella ripresa con l'ex Santos capace di far venire i brividi a tutti: tifosi e addetti ai lavori, senza distinzioni. Il primo gol soprattutto, quello che sostanzialmente ha deciso la sfida, è una gemma da lasciare ai posteri con una discesa degna del miglior Tomba e un tiro ad incrociare appena dentro l'area di rigore del Toro che resterà nella storia di questo campionato. Anche il secondo è di pregevole fattura con un sinistro ad incrociare che lascia di sasso Padelli. Destro e sinistro, senza differenze. Per far capire a tutti la qualità di questo giocatore davvero incredibile. Ora il secondo posto è davvero alla portata della Lazio: un solo punto dalla Roma. Tutto è possibile.
LE SCELTE - In avvio Pioli si affida alla formazione prevista alla vigilia con Felipe Anderson ad agire sulla destra al posto dello squalificato Candreva. Accanto a lui c'è bomber Klose, con Mauri a sinistra a raccordare centrocampo e attacco. Rientra Parolo che completa la linea di centrocampo insieme a Cataldi e Biglia. In difesa nessuna sorpresa con gli uomini titolari. Dall'altra parte Ventura con il classico 3-5-2 con Amauri e Martinez in attacco. A centrocampo tanti problemi di formazione viste le assenze di Vives e Gazzi. Dentro Basha e Benassi. In difesa fuori Glik, ecco Jansson.

SQUADRE BLOCCATE - Nei primi 15' Torino e Lazio sono molto bloccate a centrocampo con i biancocelesti che tengono di più in mano il gioco e i granata che si difendono senza rischiare troppo ma pronti a ripartire in contropiede. La prima azione pericolosa comunque è per gli ospiti che con Cataldi vanno vicini al gol con una conclusione dal limite dell'area: uno-due veloce sulla trequarti e botta di destro del giovane centrocampista che però spedisce alto sopra la traversa. Poi è Parolo al 19' ad impegnare Padelli dall'interno dell'area di rigore ma il portiere granata si salva in corner. Al 29' però risponde di prepotenza il Toro. Bella azione sulla sinistra di Gaston Silva, cross al centro per Amauri che di testa impegna Marchetti. Poi sulla respinta si getta Martinez prima dei difensori, ma di testa il venezuelano sfiora solamente il palo mancando l'1-0. La Lazio non ci sta e al 31' è Mauri ad avvitarsi in area di rigore ma l'incornata è troppo debole e Padelli blocca senza patemi. Al 43' ci prova anche Felipe Anderson a sbloccare il risultato ma la sua discesa viene stoppata in area da Jansson che stoppa il tiro conclusivo del brasiliano. È l'ultimo brivido del primo tempo che si chiude sullo 0-0 senza ulteriori sussulti.

FENOMENO FELIPE ANDERSON - Nella ripresa nessun cambio per Ventura e Pioli che scelgono gli stessi uomini del primo tempo. Al 47' è Bruno Peres a far venire i brividi a Marchetti ma il suo tiro dal limite dell'area finisce alto sopra la traversa. La Lazio però non riesce a costruire il suo classico gioco, anche a causa del terreno di gioco molto pesante e il Toro con il passare dei minuti prende più campo. Un paio di guizzi di Martinez sono contenuti a fatica da Maurico e De Vrij e Amauri prova a caricare il pubblico dell'Olimpico. Al 57' Pioli ne ha abbastanza e getta nella mischia Onazi e Keita al posto di Cataldi e Mauri. L'ingresso del giovane esterno dà subito sprint alla Lazio che sulla sinistra prova a colpire, ma la discesa del prodotto del vivaio del Barcellona viene bloccata con puntualità dalla difesa del Toro. Al 62' Ventura si gioca la carta Maxi Lopez: fuori l'esausto Martinez. Dentro anche Darmian al posto di Gaston Silva. Al 64' però si materializza l'occasione più ghiotta, fino a quel momento, per la Lazio: Felipe Anderson lancia in campo aperto Keita che entrato in area scivola nel momento decisivo perdendo l'attimo buono. Poi la conclusione dell'attaccante arriva lo stesso ma Padelli si salva deviando in corner. Al 68' tocca a Basta provare dalla distanza ma Padelli blocca in due tempi sventando il pericolo. 

DOPPIETTA STRAORDINARIA - Al 71' però sale in cattedra il fenomeno. Felipe Anderson recupera una palla preziosa a centrocampo e dopo aver saltato tutta la difesa del Torino incrocia sul secondo palo portando in vantaggio la Lazio. Un gol da campione, un'azione pazzesca che entra di diritto nei gol più belli del campionato e anche tra le gemme più belle nella storia della Lazio. Il Toro però non ci sta e al 74' il nuovo entrato Darmian sfiora il pareggio con una conclusione a giro sul secondo palo ma Marchetti si supera distendendosi sulla sinistra e salvando il risultato deviando in corner. La Lazio comunque è viva e ancora con Keita manca clamorosamente il 2-0. Il suo tiro, dopo essere entrato in area, è troppo sul primo palo e Padelli si salva. 

RADDOPPIO E QUINTA DI FILA - Ci pensa però super Anderson a chiudere tutto. Al 76' Klose lancia il contropiede, apre sulla sinistra per Felipe Anderson che di sinistro incrocia di potenza trovando il 2-0 che chiude la sfida. Ventura prova a cambiare ancora il Toro: Farnerud dentro, fuori Basha. Dall'altra parte Pioli, invece, leva il match winner per far spazio ad Ederson. Amauri all'82' prova il colpo di testa che poteva riaprire la sfida ma la sua deviazione va alta di poco sopra la traversa. È l'ultimo brivido della sfida che permette alla Lazio di conquistare la quinta vittoria di fila. Ora il secondo posto è ad un passo (solo un punto dalla Roma) e con questo Felipe Anderson tutto è possibile. Anche vincerne 11 di fila come detto da Pioli prima della gara con il Torino.

Torino-Lazio 0-2: tabellino e statistiche



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