Juve, pari a Verona. Toni vince la sfida con Tevez

La squadra di Allegri pareggia 2-2. L'attaccante gialloblù sale a ventidue reti, l'argentino si fa parare un rigore. Espulso Pepe
Juve, pari a Verona. Toni vince la sfida con Tevez© Getty Images
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VERONA – La Juve c'è, ma occhio alla difesa. Ad una settimana esatta dalla finale di Champions League contro il Barcellona, la squadra di Allegri chiude la cavalcata in campionato pareggiando 2-2 al Bentegodi. Il Verona, motivato a finire in bellezza di fronte ai propri tifosi, rimonta due volte i bianconeri e festeggia il ventiduesimo gol di Luca Toni, che vince la sfida personale contro Tevez (che sbaglia nel finale un rigore) ed è vicinissimo al titolo di capocannoniere (l'unico possibile guastafeste resta Icardi, a quota 20 reti, impegnato domani sera contro l'Empoli). La squadra di Allegri archivia il quarto scudetto consecutivo con 87 punti ed ora ha sette giorni per preparare al meglio la grande sfida di Berlino.

IL GIOIELLO DI PEREYRA - Allegri risparmia i diffidati Chiellini, Vidal e Sturaro, a rischio per la Supercoppa contro la Lazio. Ogbonna quindi al fianco di Bonucci al centro della difesa, il trio Pogba-Pirlo-Marchisio in mezzo al campo e Pereyra alle spalle di Tevez e Llorente in attacco. Dall’altra parte solito 4-3-3 di Mandorlini, con Gomez e Jankovic larghi nel tridente guidato dall’inesauribile Toni. L’attaccante gialloblù è carico, vuole chiudere la stagione in bellezza e al 5’ sente subito odore di gol. Buffon però è bravissimo ad uscire a terra con grande tempismo chiudendo lo specchio della porta. Tevez si sente chiamato in causa e risponde subito con un sinistro da fuori che Rafael para. L’argentino inizia a carburare e con lui tutta la Juve. Poco dopo l’attaccante bianconero serve di testa un ottimo assist a Marchisio, ma il centrocampista non inquadra la porta. Si alzano i ritmi e le occasioni arrivano. Altro botta e risposta tra il 33’ e il 34’. Prima ci prova ancora Toni, bravissimo su un cross di Hallfredsson ad anticipare con la suola Buffon, che sfiora il palo. Poi è il turno di Llorente con una spettacolare girata al volo di destro che prende in pieno la traversa. La Juve intuisce il momento favorevole e al 42’ colpisce. E’ un vero gioiello il gol di Pereyra che parte da sinistra, si accentra e con un destro a giro da fuori area manda la palla alle spalle di un incredulo Rafael.

TONI GOL, TEVEZ NO - Allegri applaude soddisfatto e in avvio di ripresa inizia a far rifiatare i suoi uomini più affaticati. Dentro Sturaro, fuori Marchisio. Alla faccia della partita senza posta in palio, il secondo tempo parte con i fuochi d’artificio. Al 3’ impressionante progressione centrale di Hallfredsson che arriva quasi al limite dell’area e serve sulla sinistra Toni. Il bomber gialloblù controlla, prende la mira e in diagonale batte Buffon tra l’entusiasmo del Bentegodi. La Juve incassa il colpo, riordina le idee e al 12’ risponde come sa. Pirlo inventa un assist per Padoin che dal fondo serve a Llorente in mezzo all’area una palla da spingere solo in rete. 2-1 e vantaggio ristabilito. Allegri cambia ancora: fuori Evra, dentro Lichtsteiner. Resta il duello per la corona di re dei gol: nel finale Tevez si fa parare un calcio di rigore da Rafael e abdica. Poi la sorpresa, con il colpo di Juanito Gomez che beffa Buffon e regala il 2-2 al Verona. La Juve ha già la testa a Berlino.

 

Verona-Juve 2-2: tabellino e statistiche


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