Van Persie contro Van Gaal: «Con Ferguson era diverso»

L'attaccante del Fenerbahce attacca il suo ex allenatore: «Alla guida dell'Olanda era un ottimo tecnico, allo United invece è cambiato. Con me è stato poco onesto»
Fenerbahce-Monaco© EPA
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ROMA - L'addio fra Robin Van Persie e il Manchester United non è stato indolore. Molte sono le scorie rimaste con un rapporto, quello con il tecnico Van Gaal, mai idilliaco. E' proprio verso il manager dei Red Devils che Van Persie, passato nel frattempo al Fenerbahce, indirizza il proprio sfogo: «Conoscevo Louis come ct e, adesso, lo conosco anche come allenatore di club, c'è una bella differenza - ha detto RVP al 'Sunday Times' -. Pensavo che dopo le vacanze sarei potuto ripartire da zero, ma non è stato così, ha cambiato idea nei miei confronti». Van Persie accusa Van Gaal anche dell'infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo la scorsa stagione: «Quando prese in mano l'Olanda, mi ha detto che ero il numero 3, io mi sono battuto e sono diventato il numero 1 e il suo capitano. Ma allo United, quando sono tornato dall'infortunio, non è stata una lotta del tutto onesta, non ho potuto lottare per rientrare in squadra, questa opzione non mi è stata offerta - aggiunge Van Persie -. Il Mondiale è stato molto intenso per me, fisicamente e mentalmente. Forse avrei avuto bisogno di una settimana di vacanza in più durante la stagione. Fino a Natale invece giocavo tre partite in sei giorni, tutte per intero. Il mio tendine d'Achille era infiammato, ma ho continuato a giocare sotto infiltrazione per aiutare la squadra». Quindi il benservito finale a Van Gaal: «Il mio infortunio era dovuto alla tanta stanchezza. Sir Alex Ferguson sapeva come gestire i propri giocatori, ma - conclude - tutti gli allenatori non hanno la stessa competenza...».


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