Jacobelli: schiacciasassi Inter. <span style="line-height: 1.6;">Roma -7, Juve -10: sveglia!</span>

Cinque partite, 5 vittorie, 5 gol segnati, 1 subito, 15 punti. Erano 49 anni che l’Inter non infilava una serie così devastante. Tranne la Fiorentina, unica a resistere nella scia alla capolista e domenica a San Siro sarà già scontro la vertice, Mancini sta staccando le altre a una a una
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ROMA - Cinque partite, 5 vittorie, 5 gol segnati, 1 subito, 15 punti. Erano 49 anni che l’Inter non infilava una serie così devastante. Tranne la Fiorentina, unica a resistere nella scia alla capolista e domenica a San Siro sarà già scontro la vertice, Mancini sta staccando le altre a una a una. Quattro punti sul Sassuolo, 5 punti su Toro e Chievo, 6 sul Milan, 7 sulla Roma, addirittura 9 sul Napoli e 10 sulla Juve. Sabato sera, Napoli-Juve sarà già uno spareggio-scudetto. Nel senso che chi perde è perduto, perché se l’Inter continua a fare la schiacciasassi, non ce n’è per nessuno. Non è un caso sia stato Felipe Melo a firmare il nuovo allungo della capolista perché, anche questa, è una vittoria di Mancini che il brasiliano ha fortemente voluto. Le disquisizioni sulla qualità del gioco dell’Inter lasciano il tempo che trovano: solo una grande squadra, rinnovata per nove undicesimi in estate, è capace di vincere subito cinque partite su cinque, pur non avendo avuto tutto il tempo necessario per essere assemblata. Il problema è delle altre, soprattutto della Roma, a Marassi tradita da Manolas; del Napoli che si è inceppato in casa del Carpi e della Juve, beffata da Blanchard all’ultimo respiro. L’ira di Allegri dopo lo storico pareggio del Frosinone, la dice lunga sulla transizione dei bianconeri, passati da dominatori assoluti del campionato negli ultimi quattro anni a squadra ora inopinatamente arrancante al dodicesimo posto in classifica. E’ vero che mancano ancora 33 partite, ma la marcia dell’Inter è imperiosa. Questa è già una fuga scudetto.

 


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