Sempre meno italiani in campo

Per il ct Conte scelte limitate: nuove norme sulle rose in A ma poi società e allenatori danno spazio agli stranieri. Solo 189 azzurri su 442 giocatori impiegati: la quota scende al 42,8% E precipita al 37,2% tra gli under 21
Sempre meno italiani in campo© LaPresse
Ettore Intorcia
3 min

ROMA - La forza di un ct è anche (o soprattutto) nella capacità di scegliere. Non nel senso di “saper” scegliere ma di “poter” scegliere tra una lista di nomi più ampia possibile. Il problema, per Antonio Conte, è che la vetrina del nostro campionato continua a proporre sempre meno made in Italy. Il trend è consolidato da anni ma il dato di questo avvio di stagione è reso ancora più allarmante essendo l’anno che ci condurrà all’Europeo: nelle prime sette giornate di campionato, su un totale di 442 giocatori andati in campo, gli italiani sono stati 189, con una percentuale pari al 42,8%. La flessione al passato è netta: lo scorso torneo la quota azzurra della Serie A era del 44,9%, due anni fa del 45,6%. Le percentuali parlano chiaro, ma vanno lette in parallelo con i valori assoluti, cioè il numero di calciatori impiegati dalle 20 squadre di A. Gli italiani sono meno in proporzione, dunque, ma anche “meno” e basta rispetto al passato, perché da quest’anno diminuirà sensibilmente il totale dei calciatori impiegati, per effetto della nuova lista a 25 (over contati e Under 21 illimitati): oggi gli italiani andati in campo sono 189 (su un totale di 442 giocatori), un anno fa furono 258 su 574 giocatori complessivi. Pur immaginando il più vivace dei turn over durante il mercato di gennaio, sarà difficile colmpare un gap di quasi settanta giocatori: è come se da un anno all’altro fossero sparite quasi tre squadre italiane al cento per cento.

ALLARME AZZURRO - Sul punto è stato chiarissimo Lele Oriali, team manager della Nazionale, sempre presente accanto a Conte quando il ct si muove per vedere del vivo gli azzurrabili. «Questo week-end abbiamo visto 6 partite e abbiamo contato 10 giocatori italiani, anche in Europa League abbiamo constatato come ci sono pochi italiani impiegati», ha detto lunedì Oriali a “Radio Anch’io lo Sport” su Radio 1 Rai. Ovviamente, dietro il dato puramente numerico ci sono i parametri qualitativi. Quanti degli italiani in Serie A sono effettivamente da Nazionale? E quanti invece sono da escludere a priori dal giro azzurro, per caratteristiche anche anagrafiche o per sovrabbondanza in certi ruoli? In termini di strategie societarie ci sono delle eccezioni positive, come il Sassuolo di Eusebio Di Francesco che è la squadra che ha più italiani in rosa (20 su 23 nella lista degli over 21) e in campo (17 su 20 schierati) e ha il merito di aver dato visibilità a Zaza nella passata stagione, senza dimenticare Berardi e Sansone. Insomma, quella di Squinzi è una politica che paga sia dal punto di vista del club che da quello della Nazionale. A certe percentuali si avvicina solo la matricola Frosinone: il ds Giannitti ha costruito una rosa nostrana (in campo 17 italiani su 23) dove però è oggi difficile pescare per il ct Conte, tenendo conto che il più azzurrabile è quel Nicola Leali chiuso nel suo ruolo oggi come gli era accaduto in Under 21.

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