Lazio ko e furiosa, Felipe Anderson non basta: vince il Sassuolo 2-1

I biancocelesti vanno sotto 2-0: Berardi (7') e Missiroli (60') lanciano i neroverdi e non serve la rete di Felipe Anderson al 67' che illude i capitolini agganciati in classifica a quota 15 proprio dagli uomini di Di Francesco
Lazio ko e furiosa, Felipe Anderson non basta: vince il Sassuolo 2-1© Getty Images
Francesco Tanilli
7 min

REGGIO EMILIA - Troppo tardi e troppo distratta la Lazio di Pioli che concede tantissimo al vivace Sassuolo di Di Francesco e che alla fine deve arrendersi per 2-1 al Mapei Stadium. Berardi (su rigore al 7') e Missiroli (60') mettono in ginocchio i biancocelesti che poi provano a rimontare con Felipe Anderson (67') ma il forcing finale non porta al pareggio e dopo tre vittorie consecutive si ferma la corsa dei biancocelesti in campionato. Una sconfitta figlia degli infortuni di Biglia e Parolo le cui assenze sono state decisive nell'economia del centrocampo: Onazi fuori dalla partita, Cataldi timido e lento (poi espulso nel finale per doppio giallo), Milinkovic troppo solo per fare la differenza. Lazio che però protesta molto per il rigore dato al Sassuolo in avvio che di certo ha condizionato l'andamento della partita. Ne approfitta in ogni caso il Sassuolo che dopo il ko contro l'Empoli riparte trovando tre punti decisivi che permettono proprio l'aggancio in classifica ai danni dei biancocelesti a quota 15 punti.

SASSUOLO-LAZIO 2-1 - CLASSIFICA SERIE A

SASSUOLO AVANTI - La Lazio si schiera all'inizio con il 4-2-3-1: Klose torna titolare dopo l'infortunio patito nel preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen mentre dietro di lui c'è anche Candreva, di nuovo nell'unidici di partenza di Pioli. Dall'altra parte molte novità in avanti per il Sassuolo con Sansone e Falcinelli dall'inizio. In avvio subito gol del Sassuolo. Sugli sviluppi di un calcio piazzato la palla finisce a Cannavaro, Lulic va in chiusura ma il suo intervento è in ritardo, tocca leggermente l'ex Napoli che dopo aver proseguito l'azione cade con molto ritardo. L'arbitro Guida aspetta qualche secondo e poi concede un calcio di rigore che appare generoso. Lazio furiosa, ma l'arbitro è irremovibile e dal dischetto non fallisce portando in vantaggio il Sassuolo: è già 1-0 al 7'. 

REAZIONE LAZIO - La Lazio non ci sta e con Milinkovic-Savic va vicino al pari con un bel colpo di testa che però si stampa sulla traversa. I biancocelesti però sono in tensione soprattutto in fase di impostazione e il Sassuolo spesso ne approfitta con veloci ripartenze. Molte volte gli uomini di Pioli sono piazzati male, Onazi è in totale confusione (3-4 interventi completamente sbagliati) e restano troppo statici in fase di chiusura. Alla mezz'ora è ancora Milinkovic-Savic vicino al gol ma il suo tiro dall'interno dell'area viene respinto in angolo da Consigli. Al 36' è il turno di Candreva a provare dalla distanza, di controbalzo con un collo pieno molto potente che però finisce di pochissimo sul fondo. Ad inizio ripresa subito cambio per Pioli che mette dentro Keita al posto di Onazi schierandosi con il 4-2-2-2. Il cambio sembra dare qualche effetto: Candreva ci prova dalla distanza su punizione ma la barriera respinge l'assalto.

LA GALLERY: LAZIO KO COL SASSUOLO

RADDOPPIO SASSUOLO - È solo un fuoco di paglia e la Lazio, esattamente come nel primo tempo, soffre maggiormente sulle ripartenze veloci del Sassuolo con la coppia Gentiletti-Mauricio in perenne difficoltà. Ed è proprio da una ripartenza dei padroni di casa che si genera il raddoppio: cross dalla fascia di Vrsaljko che finisce sui piedi di Sansone, girata volante dell'attaccante, la palle urta su Basta che serve involontariamente il pallone a Missiroli il quale chiude senza problemi bucando Marchetti: 2-0 al 60' e Lazio in ginocchio. E non è finita qui perché qualche minuto dopo è Falcinelli a colpire la traversa con un tiro a giro da fuori area, ma Marchetti si salva grazie al legno.

FOTOSEQUENZA - BERARDI SEGNA, RIGORE GENEROSO

FELIPE ANDERSON NON BASTA - È il momento decisivo della partita ed è proprio in questi frangenti che vengono fuori i grandi campioni. Prima Pioli inserisce Matri al posto di uno spento Klose poi è Felipe Anderson ad essere innescato perfettamente da Keita che dal limite dell'area imbecca perfettamente il brasiliano il quale, solo davanti a Consigli, non sbaglia insaccando il 2-1 che riapre il match al 67'. A questo punto Di Francesco corre ai ripari: fuori Biondini e dentro Laribi per cercare di dare maggiore tecnica al centrocampo del Sassuolo, nella mischia, invece, anche Defrel per Falcinelli per cercare di chiudere il match in contropiede grazie alla velocità dell'ex Cesena. Al 77' Pioli rischia il tutto per tutto puntando forte su Kishna al posto di uno stanco Candreva. Di Francesco da parte sua non sta a guardare e dà fiducia a Terranova al posto di Berardi per coprire di più gli esterni. Il Sassuolo quindi si chiude bene, bloccando le fonti di gioco della Lazio e di fatto imbrigliando i capitolini non in grado di creare più alcun pericolo alla porta di Consigli. Nei minuti finali, anzi, arriva anche il doppio giallo per Cataldi (forse esagerato il secondo giallo) che però rende ancora più amaro il viaggio in terra emiliana per i biancocelesti.

NO BIGLIA, NO PARTY - Finisce dunque 2-1, Lazio ko e ancora una volta prigioniera dei propri limiti. Senza Biglia non si vince o al massimo si fa molta più fatica a portare a casa il risultato, anche minimo. Urge il ritorno dell'argentino (forse col Toro ci sarà), ma non avere un sostituto all'altezza in rosa sta ancora una volta pesando tantissimo. Lo si sapeva bene ad inizio stagione (anzi a dire la verità lo si sapeva già il primo giugno 2015), oggi è ancora più palese: no Biglia, no party.


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