Napoli-Inter, le sfide nella storia

Tanti gli incroci che hanno segnato il campionato di Serie A
4 min

ROMA - Nella sfida tra super goleador argentini, Higuain e Icardi, e tra tecnici italiani così diversi per stile e storia, Sarri e Mancini, si disputa nel monday night all'italiana il primo scontro al vertice con vista scudetto. L'Inter sembra essersi evoluta dall'1-0 seriale, il Napoli colpisce quando vuole col suo attacco spietato ed è imbattuta da 17 gare viaggiando a ritmi da Bayern e Barcellona. Giocolieri come Insigne e Lijaijc, incursori come Jovetic e Hamsik sanno come indirizzare la sfida, tappa saliente verso il titolo d'inverno.

Napoli-Inter ha meno appeal di un derby o di un Milan-Juve ma è tra i confronti storici del calcio italiano, illuminato nel tempo dalle imprese di Sallustro, Altafini, Maradona e Cavani da un lato, Meazza, Lorenzi, Boninsegna, Milito dall'altra. La nobiltà senza tempo del confronto la testimonia la prima rete assoluta, segnata da un asso come Fulvio 'Fuffo' Bernardini in un 3-0 esterno dell'Inter di 89 anni fa, il 3 ottobre 1926 completato da una doppietta del poliziotto austriaco Anton Powolny, autore di un poker nel funambolico 9-2 due mesi dopo. Un'epoca di bocconi amari per il Napoli che, dopo il primo successo per 4-1 con doppietta di Sallustro nel 1929, nel ritorno rimedia un 8-1 cui il giovane talento Meazza collabora con una tripletta. Le goleade d'antan si completano con un 6-1 per l'Inter nel 1931 e col primo successo esterno del Napoli, un pirotecnico 5-3 con doppietta del trascinatore Vojak nel 1933.

La via crucis partenopea prosegue (5-1 nel 1941, doppietta di 'Veleno' Lorenzi nel 4-3 del 1950 e tripletta nel 5-1 del 1952, tris di Di Giacomo nel 5-1 esterno del 1963) ma nel Napoli di Iuliano arrivano Altafini, Sivori ed ecco il doppio 3-1 con doppiette di Altafini e Canè nel 1966 e nel 1969. Poi c'è un'immagine indelebile del 1971: la testa di Boninsegna che colpisce il pallone e segna nell'impatto con la suola di Panzanato, una foto che dà ancora i brividi ma che non provoca danni a Bonimba, autore di una doppietta (con un rigore generoso) per il 2-1 che castiga il Napoli e sospinge i nerazzurri allo scudetto. Passano sette anni ed ecco la finale di Coppa Italia all'Olimpico: capitan Bini confeziona il 2-1 in rimonta che consegna il trofeo all'Inter. Poi nel 1980 si impone con un punteggio d'altri tempi, 4-3 a Napoli (conduceva 3-0) con doppietta di Muraro.

A fine decennio epiche battaglie tra i due superteam a guida carismatica, Matthaeus e Maradona: nel 1988 volata scudetto tra le due rivali col tedesco che fissa il 2-1 alla 30/a firmando il 13/o tricolore, ma l'anno dopo il 2-0 per i partenopei firmato Maradona e Careca dà la spinta per la vittoria al fotofinish sul Milan. Momenti di gloria prima di una fase di impasse in cui c'è spazio per un 4-0 per i nerazzurri nel 1996 con doppiette di Ganz e Branca ma l'Inter deve attendere il 2005 per tornare a vincere, il Napoli passa per il purgatorio della B, risorge con De Laurentiis e da 10 anni è una sfida quasi sempre al vertice: nel 2009 tacco di Muntari e cucchiaio di Lavezzi per un 2-1 nerazzurro, nel 2011 3-1 per l'Inter con doppietta di Motta a cui risponde l'anno dopo il Napoli con un 3-0 a San Siro, ultimo successo in trasferta. Poi i partenopei esagerano con Cavani: doppietta in Coppa Italia, tripletta nel 3-1 del 2013, tre mesi dopo l'ultima vittoria nerazzurra, un 2-1 in casa di tre anni fa. E c'è anche un 4-2 trionfale per Mazzarri, prima del suo infausto trasferimento all'Inter. Da allora due pari per 2-2 e un successo partenopeo nei quarti di Coppa Italia firmato Higuain, che domani sarà il grande protagonista della sfida. Ma l'Inter è attrezzata per ribattere. Luci al San Paolo per una sfida che può segnare la stagione, con uno stadio che userà tutto il suo potere di talismano: è dal 1997 che l'Inter non vince in casa del Napoli.


© RIPRODUZIONE RISERVATA