Lazio-Juventus 0-2, super Dybala, sembra Tevez

Quinta vittoria consecutiva per Allegri, Pioli sempre più in bilico. Show dell'argentino, che provoca l'autorete di Gentiletti e poi segna un gran gol
Stefano Piccheri
4 min

ROMA - Troppa Juventus, poca Lazio. All'Olimpico non c'è mai stata partita, finisce 2 a 0 per Allegri su Pioli, sempre più in bilico. Con un grande protagonista in campo, con un gol e un autogol provocato: Paulo Dybala, sempre più simile a quel Tevez, che ha lasciato un vuoto nei cuori bianconeri. E sono 5 le vittorie consecutive della Juventus, in grandissima forma. 

LAZIO-JUVENTUS 0-2, TABELLINO E STATISTICHE 

DYBALA SHOW - Pioli sceglie Kishna, con Milinkovic-Savic e Candreva dietro Miro Klose, con Biglia e Parolo in regia. Allegri risponde con un centrocampo da corsa, Sturaro, Marchisio e Asamoah, con Lichtsteiner e Alex Sandro a spingere sui lati, con Dybala e Mandzukic davanti. La Juventus sembra da subito aver un passo diverso, più sciolta e intraprendente rispetto alla Lazio, che arriva sempre dopo sul pallone. E al 7' i bianconeri possono già esultare: Dybala ha una marcia in più, piomba per primo su un pallone in area laziale e crossa forte in mezzo. Nessuno juventino arriva, ma Gentiletti ci mette improvvidamente la gamba e infila Marchetti, per anticipare Mandzukic: 0-1! Al 32' la Juventus raddoppia: ancora Mandzukic cerca in orizzontale Dybala, in azione di ripartenza stile rugby. L'argentino ha il tempo di stoppare, alzarsi la palla liberamente, per sparare poi un esterno sinistro che fulmina Marchetti, tra l'immobilismo dei difensori biancocelesti: 0-2! Quello dell'argentino è uno show assoluto, per la prima volta pare proprio lui il padrone della Juventus, che vive dei suoi strappi, che gli offre la palla appena può e che trova in lui quello che era Tevez.

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TUTTI CONTRO LOTITO - Pioli lascia negli spogliatoi l'infortunato Candreva e lo spento Kishna, per far spazio a Felipe Anderson e Keita, mentre Allegri, e ci mancherebbe, conferma tutti. Il primo sussulto prova a darlo Radu, con un tentativo di irruzione in area dalla sinistra, frenato da Barzagli. La Lazio chiede il rigore sul contrasto, ma Banti lascia proprio correre. La Lazio fa il conto degli ammoniti, nella prima ora di gioco Radu, Mauricio, Gentiletti e Parolo sono sul taccuino dell'arbitro livornese, solo Mandzukic per la Juve. Ma al minuto 64 arriva il primo tiro in porta della Lazio verso Buffon: è di Milinkovic che prova dalla distanza, impegnando il portiere della Nazionale in una parata da ordinaria amministrazione. Poco più tardi ci prova pure Felipe Andreson in drop da fuori area, ma anche qui per Buffon è tutto normale. A dieci minuti dal termine Allegri tira fuori Dybala, che riceve l'applauso più fragoroso da quando gioca alla Juve: dentro Cuadrado e poi Morata per Mandzukic. Sugli spalti il siparietto finale: i tifosi della Juve cantano cori contro Lotito, una parte dei laziali si accoda e il presidente biancoceleste non gradisce, sbracciandosi in tribuna. Anche questa è stata Lazio-Juventus.

 


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