Sampdoria-Sassuolo 1-3: crollo blucerchiato, ora la classifica fa paura

Ritorno a Marassi da incubo per Montella: la squadra di Di Francesco chiude la sfida nel primo tempo con Acerbi, Floccari e Pellegrini. Terzo ko di fila per il nuovo tecnico
Serie A, Sampdoria-Sassuolo 1-3: Zukanovic non basta
Valerio Albensi
4 min

GENOVA - Il ritorno a Marassi di Vincenzo Montella è da incubo. Neanche la spinta dei propri tifosi rivitalizza una Sampdoria fragile, in crisi di gioco e d'identità, che si sgretola sotto i colpi di un Sassuolo spietato. È la quarta sconfitta consecutiva per i blucerchiati in Serie A, la terza della gestione Montella, segno che il cambio di tecnico non ha dato quella scossa che Ferrero si augurava. La Samp è la copia sbiadita della squadra che lo scorso anno, sotto la guida di Mihajlovic, conquistò un posto in Europa facendo della determinazione e della solidità le armi migliori. Ora la classifica fa paura, la zona retrocessione è a due punti. Volano invece gli uomini allenati da Di Francesco, sesti a sole due lunghezze dalla Roma.

C'È CASSANO - Nella conferenza stampa della vigilia, Montella era stato chiaro: «Le qualità tecniche ci sono, ci serve più carattere». Il tecnico così lancia dal primo minuto Cassano, che ha esperienza e può guidare la Sampdoria. A completare il reparto d'attacco ci sono Soriano sulla trequarti e Eder. Nel Sassuolo, Politano vince il ballottaggio con Floro Flores, Floccari quello con Defrel.

AVANTI IL SASSUOLO - La squadra di Di Francesco non ha l'assillo del risultato a tutti i costi e si vede, gioca con più tranquillità rispetto alla Samp e passa subito in vantaggio. Il palo di Laribi al 7' con un colpo di testa è la prova generale del gol. Sul corner seguente, Politano mette al centro un pallone lento sul quale arriva prima di tutti Acerbi, che gira in rete. Montella, in panchina, è impietrito. 

CROLLO SAMP - Per il tecnico, non è facile rivitalizzare una squadra impaurita, che sente nelle gambe e nella testa il peso di una vittoria che manca addirittura dal 25 ottobre. I blucerchiati si affidano a Cassano sperando che inventi qualcosa. È troppo poco per impensierire un Sassuolo che sta bene in campo e che quando riparte sa sempre cosa fare. Il raddoppio arriva al 27', con Floccari: la punta centrale controlla un cross dalla destra, calcia in porta e trova la deviazione decisiva di Silvestre in scivolata. La Sampdoria è al tappeto e rischia di incassare il terzo gol al 35': Viviano è strepitoso su Floccari. L'appuntamento con il tris del Sassuolo è solo rimandato. Quattro minuti dopo, Pellegrini, talento del vivaio della Roma (Montella lo allenò nella categoria Giovanissimi), affronta indisturbato la difesa blucerchiata e segna il suo primo gol in Serie A.

LA SAMP NON C'È - Il peso dei tre gol incassati schiaccia la Sampdoria, che al rientro in campo nella ripresa prova almeno a limitare il passivo. Eder e Cassano creano un paio di situazioni pericolose, ma quando il Sassuolo riparte mette paura. Politano sfiora il quarto gol con un paio di accelerazioni che tagliano in due la difesa blucerchiata. Montella corre ai ripari cambiando le carte a centrocampo: fuori uno spento Fernando e Lazaros, dentro Palombo e Carbonero. Cambia poco, non ci crede più nemmeno Ferrero, che lascia lo stadio a un quarto d'ora dal fischio finale: il suo gesto delle corna, prima della partita, non è bastato. Non assiste all'inutile gol di Zukanovic al 90', che fissa il risultato sul 3-1 definitivo. La Samp è da ricostruire, non solo dal punto di vista psicologico, perché sono troppi gli errori individuali, una collezione di passaggi anche banali sbagliati. Ora diventa fondamentale la prossima partita, in casa di una Lazio che sta affrontando una crisi altrettanto grave. Sarà una sfida ad altissima tensione.

SERIE A, SAMPDORIA-SASSUOLO 1-3: TABELLINO, CRONACA E STATISTICHE

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