Serie A, Milan-Inter 3-0: Alex, Bacca e Niang, apoteosi rossonera

Mihajlovic prende l'ascensore per l'alta classifica e batte l'amico-rivale Mancini (espulso nella ripresa): Champions League a sei punti. Icardi sbaglia il rigore del possibile pari
Serie A, Milan-Inter 3-0: Alex, Bacca e Niang, apoteosi rossonera© ANSA
Valerio Albensi
5 min

MILANO - È il Milan a prendere quello che Sinisa Mihajlovic, alla vigilia, aveva definito l'ascensore per l'alta classifica. A San Siro è trionfo rossonero nel derby, una serata magica. Tre a zero all'Inter, una lezione all'amico-rivale Roberto Mancini (espulso a inizio ripresa e autore di un brutto gesto rivolto ai tifosi avversari) e una stagione che improvvisamente cambia sapore: la Roma, quinta, è a due punti, ma il terzo posto che vale la Champions League è a sei. Al 70' la svolta della partita: Icardi sbaglia il rigore del possibile pareggio, poi Bacca segna il 2-0 e chiude i giochi. Per i nerazzurri è una mazzata, il secondo ko con tre gol di scarto in una settimana dopo quello con la Juve in Coppa Italia. Non basta Eder per guarire una squadra che non sa più segnare, la vittoria in campionato manca ormai dal 6 gennaio.

INTER, SUBITO EDER - Alla lettura delle formazioni, sorprese nell'Inter. Mancini mette Santon a destra in difesa, a sinistra Juan Jesus è capitano, e davanti c'è subito Eder, appena arrivato dalla Sampdoria. Completano il reparto Perisic, Jovetic e Ljajic. Confermata invece la formazione milanista, con il consueto 4-4-2 e Bacca-Niang in avanti. 

L'AVVIO È NERAZZURRO - L'attacco interista non dà punti di riferimento, sono soprattutto Eder e Ljajic a scambiarsi la posizione. In avvio, l'ex blucerchiato è largo a destra e ha una buona occasione, di testa: il cross potente di Juan Jesus attraversa l'area di rigore e trova Eder sul secondo palo, che in tuffo colpisce male e rimette il pallone al centro. Ancora nerazzurri pericolosi, all'8', con un destro dalla distanza di Brozovic respinto da Donnarumma, all'esordio nel derby a 16 anni. Il punto debole dei rossoneri è la fascia sinistra, perché Antonelli ha poco sostegno da Bonaventura ed è spesso lasciato solo contro due avversari. 

RISPOSTA MILAN - C'è anche il Milan. Kucka tenta l'incursione dalla destra, calcia forte al centro dell'area con Handanovic che respinge in tuffo. I ribaltamenti di fronte sono continui, a metà primo tempo le due squadre sono già lunghissime. Si corre tanto, si ragiona poco. Mancini, in panchina, non è soddisfatto perché l'Inter non riesce a prendere in mano la partita.

CUORE ROSSONERO - I nerazzurri tentennano e il Milan prende coraggio. Con grinta e determinazione perché, come ricordano i tifosi nella splendida scenografia realizzata per questo derby, dove non arriva la tecnica deve spingersi il cuore. Al 35' la squadra di Mihajlovic passa. Cross tagliato dalla destra e stacco di Alex, che anticipa Santon sul secondo palo e di testa segna l'1-0.

MANCIO ESPULSO - Subito polemiche in apertura di ripresa. Donnarumma sbaglia completamente il rinvio con i piedi e travolge Eder nel tentativo di allontanare la palla con un pugno quando ormai non potrebbe più toccarla. L'arbitro Damato non concede la punizione indiretta all'interno dell'area e le proteste interiste sono furiose. A pagare è Mancini, costretto a lasciare il campo. 

ICARDI, CHE ERRORE! - Serve un uomo d'area di rigore all'Inter così va fuori uno spento Jovetic per lasciare spazio a Icardi. La mossa è azzeccata perché al primo pallone utile l'argentino si procura un calcio di rigore che però sbaglia centrando in pieno il palo. Mihajlovic in panchina esulta come a un gol fatto e ha ragione perché è il momento chiave della partita. Si passa dal possibile 1-1 al 2-0 per il Milan, che due minuti dopo fa ancora centro. Niang, dalla destra, crossa al centro per Bacca, che in spaccata non sbaglia. In tribuna esultano anche Berlusconi e Galliani, quest'ultimo contestato dagli ultras in avvio. 

IL MILAN LA CHIUDE - L'Inter è al tappeto, con il morale a terra e le gambe che non vanno. Tutto il contrario del Milan, che a un nuovo affondo cala un tris letale. Bonaventura taglia in due la difesa nerazzurra e serve Niang: il primo tentativo va male, il secondo va a segno. È apoteosi milanista a San Siro. La squadra di Mihajlovic potrebbe addirittura segnare il quarto gol, Handanovic evita l'umiliazione. Fanno festa i rossoneri, la stagione ora può cambiare davvero: per la corsa alla Champions League c'è anche il Milan. 

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