© ANSAROMA - Milano, cinque giorni fa, ultima assemblea di Lega. Aurelio De Laurentiis dixit: «Sarri ha un contratto di un anno con me con quattro opzioni per gli anni successivi. Sta unilateralmente a me, entro un determinato mese di ciascun anno solare, poter esercitare l'opzione e confermargli il contratto a compensi predeterminati. Il diritto di opzione va esercitato entro e non oltre il termine X, non mi ricordo se è il 31 marzo, il 30 aprile o il 15 maggio, non ricordo».
La data entro la quale esercitare il diritto di opzione non importa. L’importante, per il Napoli, è confermare il tecnico che, a undici giornate dalla fine, contende lo scudetto alla Juve, così super da conquistare 49 dei 51 punti a disposizione nelle ultime 17 partite di campionato; che ha dato alla squadra un gioco di prima qualità; che ha rivalutato l’organico, alquanto deprezzato al termine dell’ultima stagione di Benitez; che ha prepotentemente rilanciato ai massimi livelli di rendimento giocatori come Albiol, Ghoulam, Jorginho, Koulibaly, per non dire della stagione eccelsa di Gonzalo Higuain; che ha puntato su giovani di valore assoluto come Hysaj.
MARADONA ATTACCA DE LAURENTIIS
SARRI: «MARADONA, VIENI A VEDERE IL NAPOLI»
I MERITI - I meriti di Sarri sono acclarati, comunque vada a finire la lotta per il titolo, nella stessa misura in cui De Laurentiis deve essere applaudito per avere avuto la forza di puntare su un tecnico che, mai, prima di questa stagione, aveva guidato una squadra in lizza per diventare campione d’Italia. Ecco perché, sarebbe l’ideale se la fatidica opzione del rinnovo venisse esercitata proprio adesso, senza aspettare il 31 marzo, il 30 aprile o il 15 maggio. Anche perché, altri club fortemente interessati a Sarri, potrebbero non aspettare.