Derby, il piano sicurezza. Gabrielli: «Nessun pericolo terrorismo»

Polizia a cavallo e circuito di telecamere rafforzato, controlli a tappeto. Il Prefetto: «Al momento non ci sono segnali preoccupanti, ma l'attenzione è massima»
Derby, il piano sicurezza. Gabrielli: «Nessun pericolo terrorismo»© Getty Images
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ROMA - «Abbiamo sempre detto che viviamo in una condizione di minaccia ma per fortuna non ci sono situazioni specifiche, puntuali, che ci fanno ritenere una situazione più pericolosa dell'altra, ma l'attenzione deve essere massima». Il Prefetto di Roma Franco Gabrielli non ha dubbi, al momento non esiste un pericolo terrorismo, ma l'attenzione sul derby previsto per domenica alle 15 all'Olimpico tra Lazio e Roma resta massima: «Non riceviamo segnali particolari - ha proseguito Gabrielli a margine di un convegno del Coisp - ma tutto questo non ci consente di abbassare la guardia.

C'è gente che ci vorrebbe in qualche modo far male, un'altra cosa è la realizzazione effettiva di questa minaccia e dunque l'attentato Mi dispiace che i tifosi della Roma non vadano a vedere la partita. Se si immagina che la soluzione del problema sia il muro contro muro in cui debbano cedere le istituzioni, mi sembra un po' improbabile; bisogna invece accettare l'idea che così com'era la curva non poteva essere gestita e si ritorna allo stadio a tifare, si tratta di rispettare le elementari regole che sono a salvaguardia dell'incolumità delle persone».

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IL COMUNICATO DELLA QUESTURA - Polizia a cavallo e circuito di telecamere rafforzato. Queste le misure principali adottate dalla Questura di Roma per il derby di domenica. In un tavolo tecnico presieduto dal Questore D’Angelo, sono state messe a punto le modalità della sicurezza in previsione del week end particolarmente impegnativo che vivrà la Capitale. Questo il comunicato emanato dalla questura:

In campo un articolato piano di sicurezza che prevede l’impiego di personale specializzato nella gestione della folla, di reparti addetti alla bonifiche antiterrorismo e controlli con i metal detector sistematici e/o a campione.

Tutte le operazioni, coordinate dal “centro per la gestione della sicurezza dei grandi eventi” della Questura, saranno videoriprese sul campo da personale specializzato che trasmetterà le immagini al centro di coordinamento dove saranno prese le decisioni strategiche. 

Esordio allo stadio Olimpico delle unità dei reparti a cavallo della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri addestrate per la gestione dell’ordine pubblico. Si tratta di un nuovo modello organizzativo attuato per la prima volta a Roma sulla base delle direttive recentemente varate dal Dipartimento della P.S.

Presenti al tavolo tecnico i responsabili del Comune e della Polizia Locale di Roma Capitale, con i quali sono stati condivisi i meccanismi di chiusura dell’area dello stadio Olimpico che saranno attuati solo in caso di stretta necessità e solo per il tempo necessario a rendere sicura l’eventuale presenza massiccia di persone. L’obbiettivo è quello di eliminare al massimo i disagi per i cittadini.

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