Serie A Roma-Napoli, cinque domande su come cambia il futuro in caso di terzo posto

Dalla preparazione estiva al danno economico, dalla pianificazione sul mercato al sorteggio dei playoff Champions: ecco le differenze sostanziali fra l'arrivare secondi o terzi in classifica
Serie A Roma-Napoli, cinque domande su come cambia il futuro in caso di terzo posto© Getty Images
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ROMA - Roma-Napoli, una sfida che vale tanto, tantissimo. Il big match dell'Olimpico di lunedì sera vedrà di fronte due squadre a caccia di un secondo posto che vuol dire prestigio, soldi e, dunque investimenti futuri. Attualmente fra gli azzurri e i giallorossi ci sono cinque punti di distacco. Sarà imperativo per gli uomini di Spalletti prendersi il bottino pieno e poi sperare in un altro passo falso dei ragazzi di Sarri che per la sfida di lunedì riabbracceranno anche il loro bomber Higuain. 

LA CLASSIFICA ATTUALE DI SERIE A

Da qui alla fine della stagione chi avrà il calendario più ostico?
Il calendario di Napoli e Roma da qui alla fine del campionato è più o meno equivalente come indice di difficoltà. Dopo lo scontro diretto di lunedì (all'andata al San Paolo finì 0-0), infatti la Roma andrà ospite in casa del Genoa mentre i partenopei ospiteranno in casa l'Atalanta. Poi l'8 maggio ci saranno Roma-Chievo e Torino-Napoli. Infine all'ultima giornata, in programma il 15 maggio, ecco Milan-Roma e Napoli-Frosinone a chiudere il grande duello. 

Ma cosa cambia fra un secondo piazzamento con accesso diretto alla Champions e un terzo che vuol dire ingresso eventuale dai preliminari? 
Tra il secondo e il terzo posto ballano almeno 10 milioni di euro, ma il vero abisso è un altro: la certezza del budget con cui programmare il mercato. Per la terza gli scenari sono due: fallire il play off, e dunque accontenarsi del paracadute di 5 milioni di euro e mettere in conto un sacrificio (per la seconda, però, il minimo salirebbe da 38,8 47,7 milioni); o superarli, portando a casa un minimo garantito di circa 28,87 milioni, da incrementare con i risultati. Il problema è che quei ricavi potenziali possono diventare una certezza solo a fine agosto, con le gare di ritorno in programma tra il 23 e il 24. A quel punto ci sarà solo una settimana per tuffarsi sul mercato con la certezza di avere le risorse per almeno un grande colpo. Ma certo tecnici esigenti come Sarri e Spalletti preferirebbero avere i nuovi acquisti a disposizione subito, già in ritiro, e non vederseli arrivare all’ultimo momento. Non è solo una questione economica: poter garantire a un calciatore la vetrina della Champions (magari già a maggio) è sicuramente un’arma di seduzione in più. E questo vale anche per i big da trattenere. 

IL CALENDARIO DI SERIE A

Come cambia la preparazione estiva?
C’è anche di peggio, per esempio giocare il turno di Q3 a fine luglio come capiterà alla terza italiana di Europa League, ma di sicuro il play off di Champions League avrà delle ripercussioni nella programmazione della preparazione estiva. Oltretutto in un anno particolare, che vedrà disputarsi gli Europei (in Francia, dal 10 giugno al 10 luglio) e anche la Coppa America del Centenario (negli Stati Uniti, dal 3 al 26 giugno). Il Napoli ha già programmato il ritiro a Dimaro, in una finestra che va dal 9 al 31 luglio: le date ufficiali saranno fissate proprio in funzione del piazzamento in campionato. Non ci saranno tournée all’estero, grande attenzione nella scelte delle amichevoli. Quanto alla Roma, con la stessa premessa legata all’eventuale play off di Champions, il piano prevede un ritiro a Pinzolo (8-17 luglio?) e quindi la partenza (intorno al 20 luglio) per l’ormai classica tournée negli Stati Uniti, con una nuova fase di preparazione in Italia verso il 4 agosto. 

Quando si giocheranno i playoff?
I play off si giocheranno in una settimana: 16-17 agosto l’andata, 23-24 il ritorno. La Serie A scatterà il 21 agosto. 

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Roma e Napoli saranno eventualmente teste di serie nel sorteggio del preliminare di Champions?
La nostra terza classificata disputerà il play off nella parte di tabellone denominata “League route”, cioè quella riservata ai piazzati in campionato. In compagnia delle quarte classificate di Spagna e Germania, della terza portoghese. E di una inglese: che sarà la 4ª in campionato o il Liverpool se i Reds vincessero l’Europa League e al tempo stesso il City alzasse la Champions senza chiudere tra le prime 4 (in questo caso, la 4ª classificata inglese sarebbe retrocessa in Europa League). In questa urna da 10 squadre il Napoli (16° nel ranking Uefa) sarebbe certamente testa di serie, mentre la Roma (solo 51ª) quasi sicuramente no. In questo caso, per i giallorossi il rischio di un sorteggio sfavorevole sarebbe assai concreto: potrebbero beccare una delle inglesi (City, Arsenal, United o Liverpool), il Porto (quasi matematico il suo terzo posto), senza contare le altre rivali che potrebbero essere testa di serie pur arrivando dal preliminare Q3 (per esempio: lo Zenit se finisse secondo in Russia). La Lazio quest’anno non era testa di serie e ha perso con il Bayer. Al Napoli accadde il contrario un anno fa: pur testa di serie, beccò l’Athletic Bilbao e uscì.


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