© ANSAROMA - Una rete di Klose e una, su rigore, di Candreva. Bastano loro due a far sorridere la Lazio che, in un Olimpico semideserto, piega l’Inter e consegna la certezza europea – quella dei grandi – a Spalletti e alla sua Roma.
Espulso Inzaghi per proteste dopo il mancato penalty sul contatto Keita-Medel. L’aritmetica non condanna ancora la squadra biancoceleste, ancora in corsa per un posticino in Europa League. Difficile, ma non impossibile.
KLOSE DELL'ALTRO MONDO - La rete è eterna finché Klose. Il vantaggio della Lazio arriva già dopo otto minuti con eleganza e precisione: il bomber tedesco approfitta del buco della difesa nerazzurra, riceve da Lulic, resta di ghiaccio davanti ad Handanovic, mettendolo a sedere per poi deriderlo con un colpo sotto. È la squadra di Inzaghi a farsi valere nel corso della prima frazione tant’è che al 17’ va vicina al raddoppio con la girata di Candreva, che manca di un soffio lo specchio della porta. L’unico spettacolo messo in scena dagli ospiti vede come protagonisti Kondogbia e Jovetic. Mirabolante assist del francese, calcio – o meglio calcetto – del montenegrino che, sfortunatamente per Mancini, incontra il salvifico intervento di Marchetti. Le luci della ribalta tornano a colorarsi di biancoceleste, ancora con Candreva (28’) e la sua conclusione dalla lunga distanza e con Keita (31’) e il suo diagonale sinistro. Il primo tempo va via così, sotto gli occhi di Sinisa Mihajlovic presente in tribuna.
CANDREVA SU RIGORE - Gli animi si scaldano nel corso della ripresa quando Banti decide di allontanare Inzaghi per proteste (53’). Il motivo è il mancato rigore assegnato alla Lazio: Keita entra in area e finisce a terra nel contatto con Medel, ma per il direttore di gara è una chiara simulazione e l’attaccante si becca il cartellino giallo. Ci sono state serate migliori per il cileno che, subito dopo, è richiamato in panchina per far posto a Biabiany. Tra i pochi nerazzurri positivi c’è invece Perisic, che prova a fare della vivacità un fattore: due interessanti traversoni e un timido calcio di punizione, che non sorprende Marchetti. Nel frattempo i pochi dell’Olimpico tributano la standing ovation a Miro Klose, che fa spazio a Mauri. Sul finale Murillo frana su Keita, ma stavolta Banti non può far altro che assegnare il penalty (doppio giallo al centrale colombiano), trasformato in modo impeccabile da Candreva (84’), che porta la Lazio sul 2-0 e, conti alla mano, regala la certezza della Champions alla Roma di Spalletti.