Inter-Fiorentina 4-2: doppio Icardi, ma quanta fatica

La partenza di Pioli è splendida: tre reti dopo 19'! Kalinic accorcia e il rosso a Gonzalo sembra precludere ogni possibilità alla squadra di Sousa. Ilicic la riapre e in pieno recupero la chiude ancora Maurito. Di Brozovic e Candreva gli altri gol
Inter-Fiorentina 4-2: doppio Icardi, ma quanta fatica© AP
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Adriano Lo Monaco

MILANO - Indice e pollice sotto il mento, la posa di Brozovic dà subito il via alla venti minuti di ‘viulenza’ interista. Il croato torna epic aprendo le marcature, allargate poi dalle esultanze di Candreva e Icardi. Kalinic accorcia, il rosso a Gonzalo Rodriguez al 45’ sembra sbiadire il possibile effetto Beer Sheva, ma a confermare la schizofrenia dell’Inter è l’ingegno di Ilicic. Fortunatamente per Pioli la Fiorentina alla fine è battuta 4-2, l’ultimo è ancora di Maurito che sale in vetta insieme a Dzeko. Il risultato c’è, la rincorsa europea può finalmente partire anche se i dubbi sulla tenuta caratteriale della squadra perdurano. E quei buchi in mezzo al campo, palesati più e più volte, non aiutano…  

TRACOLLO DOPO 20' - In nemmeno venti minuti tre gol, che nella testa di Sousa non sono di certo l’espediente migliore per placare la delusione dei tifosi dopo la “sponsorizzazione” di Bernardeschi. Brozovic apre la serata al 3’ scaricando il destro dal limite, Candreva la entusiasma al 9’ con facilità sfruttando l’imprecisione di Tatarusanu e Icardi al 19’ la infiamma mettendo a sedere Rodriguez e Astori, firmando uno slalom vincente e lanciando l’ennesimo messaggio al ct Bauza. Kalinic dà l’impressione alla sua squadra di poter ancora reggere il confronto (accorcia battendo Handanovic con un diagonale), ma Gonzalo non pare essere dello stesso avviso perché sul finale di primo tempo ferma irregolarmente il contropiede di Maurito lasciando la Viola in inferiorità numerica tra le proteste della panchina.

ICARDI AGGANCIA DZEKO - Il ghigno di Pioli (poker più volte sfiorato nella ripresa, clamoroso il palo di Perisic) è spazzato via dal sinistro dalla distanza da parte di Ilicic che al 63’ si fa beffa della papera di Handanovic e riapre la partita. Non esiste equilibrio, non c’è un netto predominio dell’una sull’altra. E la palla stavolta passa a Candreva che ha l’opportunità di mettere definitivamente una pietra sopra e non la sfrutta. Badelj alza troppo sopra la traversa, il tecnico dell’Inter si gioca l’ultima carta che non è Gabigol ma Eder e Joao Mario non giustifica l’investimento della società mandando incredibilmente alle stelle da posizione ravvicinata. E alla fine arriva Maurito che manda tutti a casa al 91’ arrivando prima di tutti sulla respinta di Tatarusanu.

 

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