Dalla nevicata alle squadre miste, 10 derby di Roma da non credere

Domenica prossima sarà ancora Lazio-Roma, una sfida affascinante che in quasi 90 anni di storia ha regalato emozioni e fatti curiosi. Ecco una raccolta dei derby più insoliti
Dalla nevicata alle squadre miste, 10 derby di Roma da non credere
Valerio Albensi
6 min

ROMA - Dalla sfida conclusa con i carabinieri a cavallo in campo alla partita con le squadre miste. Da quasi novant’anni il derby di Roma è passione, incontri tiratissimi, sfottò e spettacolo sulle tribune. A segnare la storia della rivalità affascinante tra la Lazio e la Roma ci sono anche tanti fatti insoliti e curiosi, episodi che hanno contribuito a rendere i derby così speciali. Ecco una raccolta aspettando la partita di domenica prossima.

Quando in campo entrarono i carabinieri a cavallo
Il derby del 24 maggio del 1931, terminato 2-2, passò alla storia come uno dei più accesi e turbolenti. Dopo il fischio finale, scoppiò una clamorosa rissa che coinvolse i giocatori di entrambe le squadre, le panchine e il pubblico. Per riportare la calma, fu necessario addirittura l’ingresso dei carabinieri a cavallo sul terreno di gioco.

Quella volta in cui si sfidarono due fratelli
Fratelli contro. Da una parte Attilio Mattei, roccioso difensore della Roma, dall’altra il fratello minore Augusto, calciatore della Lazio. Si incrociarono in una sola occasione, l’1 maggio 1932 in un Lazio-Roma terminato 1-4. La rivalità era già forte in quegli anni, ma a fine partita l’applauso del pubblico celebrò l’abbraccio tra i due fratelli, per una volta avversari.

Il derby al buio per il blackout
Il 7 settembre del 1969 Lazio e Roma si affrontarono in un derby di Coppa Italia molto combattuto. Sul risultato di 0-1, a sei minuti dalla fine improvvisamente l'Olimpico restò al buio per un guasto all’impianto di illuminazione. Il gioco riprese più volte, ma si verificarono altre interruzioni e l’arbitro Lo Bello ordinò ai calciatori di tornare negli spogliatoi. La decisione del giudice sportivo fu inevitabile: la Lazio fu punita per responsabilità oggettiva in quanto squadra ospitante e la Roma vinse 0-2 a tavolino.

Il derby sospeso per una nevicata
L’abbondante nevicata dell’11 marzo del 1956, un fatto storico che paralizzò la città, impedì a Roma e Lazio di affrontarsi nel derby. La partita fu recuperata il 4 aprile e finì 1-0 in favore della Lazio.

Quando una scommessa tra tifosi finì sui giornali
Non c’è derby senza scommesse tra amici. Quella pagata da un tifoso laziale dopo lo 0-4 subìto dalla sua squadra il 13 novembre 1960 finì addirittura sui giornali. Per non perdere la faccia, dopo la partita il tifoso dovette tornare a piedi a casa, nella zona di Portonaccio, dallo Stadio Olimpico: dieci chilometri percorsi indossando una maglia giallorossa e sopportando i cori ironici degli amici romanisti che lo seguivano in macchina.

La Coppa dell’Amicizia
Il 7 settembre 1952 Roma e Lazio si affrontarono nella “Coppa dell’Amicizia”, un derby amichevole. Nelle intenzioni degli organizzatori c’era il tentativo di stemperare la rivalità tra romanisti e laziali dopo il ritorno in Serie A della Roma. La partita finì 3-1 per la Lazio e le cronache di quegli anni descrivono un incontro molto poco amichevole.

Un derby durato solo 45 minuti
Il 18 agosto 1993 Roma e Lazio si sfidarono all'Olimpico in un triangolare di precampionato, il Memorial Dino Viola, al quale partecipò anche il Cagliari. La Lazio si aggiudicò il trofeo vincendo per 1-0 entrambe le partite. Contro la Roma, fu decisivo un rigore battuto da Giuseppe Signori nel corso di un derby vero e teso anche sugli spalti. 

Il derby misto
Romanisti e laziali insieme in un’unica squadra. Il 18 novembre 1979, allo Stadio Olimpico, fu giocato un incontro insolito per dire “no” alla violenza a pochi giorni dall’assurdo omicidio di Vincenzo Paparelli, il tifoso della Lazio morto a 33 anni dopo essere stato colpito da un razzo poco prima del maledetto derby del 28 ottobre. Nell'esibizione si affrontarono una formazione dei romani di Lazio e Roma, in maglia verde, e la squadra dei nati nel resto d’Italia, in completo bianco. Da una parte Conti, Rocca, Giordano, Di Bartolomei e D’Amico, dall’altra Tancredi, Wilson, Pruzzo e Ancelotti. La partita finì 2-1 per i non romani.

La partita sospesa per una notizia falsa
Il 20 marzo 2004 è uno dei giorni più bui nella storia del derby di Roma. Sul risultato di 0-0, la partita fu interrotta nel secondo tempo dopo che nell’intervallo era cominiciata a circolare nello stadio la voce, rivelatasi falsa, della morte di un bambino durante gli incidenti all’esterno dello Stadio Olimpico tra tifosi e forze dell’ordine prima del fischio d’inizio. A nulla servirono le smentite, ripetute, della Questura attraverso gli altoparlanti per rassicurare il pubblico. Le immagini del confronto tra i calciatori e i rappresentanti degli ultras, che invocavano la sospensione, fecero il giro del mondo. Una vicenda controversa che ebbe anche risvolti giudiziari.

Il 3-3 con Maradona in tribuna
Forse il derby più pazzo di sempre: sei gol regolari, tre annullati, continui colpi di scena. Uno spettacolo elettrizzante con un ospite speciale in tribuna, Diego Armando Maradona. Dopo la stagione delle quattro sconfitte nei derby (1997-98), il 29 novembre 1998 la Roma evitò l'ennesima delusione rimontando in dieci uomini lo svantaggio di 3-1 e rischiando addirittura di vincere. Il primo tempo finì 1-1 dopo i gol di Delvecchio e Mancini. Nella ripresa, accadde di tutto: il raddoppio di “Mancio”, l’espulsione del romanista Petruzzi e il terzo gol laziale, un rigore di Salas. Quando tutto sembrava perduto, la Roma di Zeman trovò la forza per risollevarsi prima con Di Francesco, poi con Totti, che pareggiarono il conto. Nel recupero ancora colpi di scena: la quarta rete romanista, segnata da Delvecchio, non fu convalidata dall’arbitro.


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