Capello: «Roma favorita sul Milan. È stata costruita per vincere il campionato»

L'ex allenatore di entrambe le panchine parla sulla grande sfida dell'Olimpico: la squadra di Spalletti è la favorita per essere l'anti-Juve che però «resta superiore a tutte»
Fabio Capello (Roma, Milan e Juventus)© LaPresse
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ROMA - Si giocherà stasera l'ultima partita della sedicesima giornata di campionato tra Roma e Milan. Le squadre, entrambe seconde, a pari punti e a una lunghezza di distanza dal Napoli, giocheranno per il titolo di anti-Juve. Se la classifica le vede a pari livello, di opinione differente è Fabio Capello. L'allenatore, ex di entrambe le panchine, dà per favorita la Roma: "È stata costruita per essere competitiva e tornare a vincere il campionato, ha pochi punti deboli ed un allenatore d'esperienza che sa come tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Doveva esserci anche il Napoli, ma ha avuto un periodo di crisi, con Milik aveva ritrovato il goleador. Ora Sarri sta inventando qualcosa di nuovo, però con Mertens al centro dell'attacco. Comunque la Juve resta superiore a tutte. Quello che ha fatto Dybala nell'azione del terzo gol è impressionante" Se, quindi, la lotta all'anti-Juve è aperta a Roma e Milan con possibilità di ripresa del Napoli, quella allo scudetto sembra già, secondo Capello, decisa: "Con un Pjanic ancora non del tutto in sintonia con il gioco della Juve, un Higuain che deve crescere, il divario dalle inseguitrici è netto. Per ora sta facendo corsa a sé".

ROMA-MILAN, PROBABILI FORMAZIONI E DIRETTA

MONTELLA ALLENATORE - In questo Milan Capello vede grande potenzialità grazie a giovani quali Donnarumma e Locatelli seppure "servono giocatori che alzino il livello qualitativo per avvicinarsi a Roma e Napoli. Per non parlare della Juventus". A sorprenderlo più del secondo posto milanista è il grande percorso fatto da Montella: "È partito dal basso ed ha fatto esperienza nel settore giovanile, ha 'rubato' molto dagli allenatori che ha avuto, come io ho fatto da Herrera, Liedholm e Giovan Battista Fabbri, poi ci ho messo del mio. Non pensavo che potesse arrivare al succeso così in fretta" ha concluso. 

L'EUROPA - Nonostante il successo in campionato, la Juve, così come le altre squadre italiane, fanno fatica ad arrivare in fondo alle competizioni europee. "Le difficoltà dei nostri quando vanno all'estero si spiegano così - afferma l'allenatore - Sono fenomeni in casa propria, dove si va ad 80 all'ora. Poi, quando ti devi confrontare con campionati dove si viaggia a 100, ti ritrovi che non giochi. Non si può pensare di tornare ad essere protagonisti in Europa se non si velocizza il gioco e questo si può fare solo alzando la qualità tecnica. Soprattutto nei tornei europei in campo non c'è tempo per pensare e se non hai velocità mentale ed una tecnica adeguata, vai in difficoltà". Un handicap al quale il calcio nostrano riesce, in parte, a rimediare, grazie "alla scuola italiana degli allenatori, ancora la migliore nel trovare i punti deboli degli avversari ed approfittarne tatticamente".

 


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