Serie A, Fiorentina-Juventus 2-1. Decidono Kalinic e Badelj. Higuain non basta

Grande prestazione dei viola che costringono la squadra di Allegri alla quarta sconfitta in campionato. La Roma ora è a -1
Fiorentina-Juventus 2-1, Higuain non basta: festa al Franchi!
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ROMA - La prima del girone di ritorno regala un campionato tutto nuovo, o quasi. La Juventus, sorpresa, cade a Firenze contro una splendida Fiorentina e si ritrova con la Roma a -1 (a -4 punti "virtuali", Allegri deve ancora recuperare la sfida col Crotone). Una vittoria, quella viola, firmata dai gol di Kalinic e Badelj, e che premia l'ottima partita preparata da Sousa. Per la Juve arriva la quarta sconfitta in questo campionato, sempre in trasferta, dopo le due di San Siro contro Inter e Milan e quella di "Marassi" col Genoa.

LE SCELTE - Fedele alle dichiarazioni della vigilia ("andiamo a comandare"), per la gara del "Franchi" Allegri si affida ad una Juve da battaglia. Il tecnico ritrova la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) in difesa, e piazza Sturaro in mediana al posto di Pjanic, insieme a Khedira e Marchisio. Sugli esterni il "problema" a destra (out Lichtsteiner e Dani Alves), viene risolto con l'ex Cuadrado. Alex Sandro a sinistra e, in avanti, la coppia delle meraviglie: Higuain-Dybala. Sousa, dall'altra parte, non rinuncia a Kalinic (ombre cinesi più lontante?), supportato da Borja Valero e Bernardeschi. In difesa il tecnico portoghese risponde con la RAS: Rodriguez-Astori-Sanchez. Ma è sugli esterni, con Olivera a sinistra e Chiesa a destra, che Sosa prova a fare male.

SPRINT VIOLA - La partenza dei padroni di casa è tutta grinta e velocità, per tentare di sorprendere una Juve che accenna qualche ritardo nell'intesa tra i reparti. Quasi ci riesce con Vecino che va alla conclusione dal limite, ma trova Buffon pronto alla respinta. Non è neanche il 10', ma per l'intensità prodotta dalla squadra dii Sosa di minuti ne sembrano passati almeno trenta. Ancora il forcing della Fiorentina porta ad altri due brividi per la difesa juventina. Sempre Vecino se ne va in slalom e centra il palo con un potente sinistro. Poco dopo è Buffon a neutralizzare il diagonale di Chiesa. Un ritmo ossesivo che stordisce la Juve, ma non la mette ancora ko. Gli uomini di Allegri riescono a tirare fuori la testa, e si fanno vedere al tiro con Alex Sandro e Dybala.

JUVE IN DIFFICOLTA' - Le difficoltà di palleggio però, restano, sopratutto a centrocampo dove Sturaro rimedia il primo giallo della partita per un fallo su Bernardeschi (lo juventino, diffidato, salterà la sfida con la Lazio). Poco dopo è Vecino ad essere ammonito per una spinta ai danni di Dybala, mentre Chiellini viene sanzionato (sempre con il giallo) per un intervento falloso su Chiesa. La sequenza di falli rispecchia il momento meno brillante della partita, con la Fiorentina che tira il fiato dopo la partenza sprint e la Juve che prova a riorganizzarsi.

COLPO KALINIC - Solo un momento però, perché la Fiorentina concretizza i propri sforzi grazie a Kalinic, bravo a raccogliere il bell'assist di Bernardeschi (contrasto dubbio con Alex Sandro) e a fulminare Buffon con un rasoterra angolato (nove reti per lui, e già in gol all'andata). Vantaggio meritato per i padroni di casa che nei primi 45 minuti dominano con oltre il 60% di possesso palla ma, soprattutto, con otto tiri verso lo specchio contro i quattro della Juve (solo gol Genoa Bonucci e compagni ne avevano concessi di più). Nel finale di tempo Higuain protesta e chiede un rigore, ma le immagini dimostrano che il pallone tocca la coscia e non la mano di Olivera.

BOTTA E RISPOSTA - Stessi uomini nella ripresa per Allegri e Sousa, e stesso copione. La Fiorentina è subito pericolosa con Bernardeschi e poi con Chiesa, e Buffon è costretto agli straordinari. Il portiere bianconero si lascia però ingannare dal lancio di Badelj per il taglio di Chiesa, che porta al raddoppio viola. Lo schiaffo sveglia la Juve che neanche cinque minuti dopo accorcia le distanze con Higuain (anche lui in rete all'andata e al sesto gol nelle ultime quattro di campionato), abile ad approfittare di un rimpallo tra Olivera e Sturaro e a battere Tatarusanu in uscita. Palla al centro, e Allegri prova a completare la rimonta con Pjaca al posto di Sturaro. La Fiorentina accusa il colpo e rischia di sbandare sulla pressione degli juventini, rivitalizzati dal lampo del Pipita. Sousa decide di rinforzare il centrocampo, con Cristoforo che entra per Bernardeschi. La risposta di Allegri sono i polmoni di Rincon per uno stanco Marchisio.

ASSALTO FINALE - Energie necessarie per provare l'assalto finale. Ci prova Pjaca, che protesta per un tocco col braccio di Rodriguez sulla conclusione ravvicinata. E' sempre Higuain, però, il più pericoloso. L'argentino va vicinissimo al 2-2 con un colpo di testa che impegna Tatarusanu, e non riesce poi, con Chiellini, ad intervenire sulla respinta. Sousa cambia Chiesa e inserisce Tello, mentre nella Juve Mandzukic entra per Barzagli con Allegri che prova il tutto per tutto e quasi ci riesce con Dybala che prima si inventa uno slalom strepitoso, ma poi calcia alto davanti a Tatarusanu. Rischia il colpaccio anche Ilicic (entrato per Borja Valero) ma anche lui spreca da ottima posizione. E' l'ultima vera occasione della partita che potrebbe aver riaperto il campionato.


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