© ANSAROMA - Paulo Dybala e Leonardo Bonucci: pilastri della Juve, rimpianti dell’Inter. L’attaccante argentino ha sfiorato più volte il passaggio in nerazzurro, inutilmente segnalato quand’era una promessa all’Instituto e invano corteggiato ai tempi del Palermo, quando scese in campo anche Roberto Mancini. Il difensore, invece, era di proprietà dell’Inter, vinse una Coppa Italia e un campionato Primavera, debuttò in serie A ma non trovò fiducia: dopo un paio di prestiti, fu ceduto per appena 4 milioni.
ASTA - Revolving doors del pallone. La storia è piena di incroci fatidici, amori mai sbocciati, scelte frettolose. Nel 2011, quando ancora giocava in Argentina, Dybala partecipò al Clasico solidale organizzato da Javier Zanetti e il Capitano lo incoronò pubblicamente: «Talento puro, può fare bene in qualsiasi squadra di livello. E’ giovane, ma se una società lo prende e gli dà fiducia può ripagare alla grande: le qualità non gli mancano». Le sue parole non caddero nel vuoto, nei mesi successivi Dybala confessò di aver appreso dai suoi agenti di un interesse nerazzurro, ma la trattativa non decollò.
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