Gol, beffe e rancori: Juve-Roma è infinita

Il primo scontro risale al 1931, ma è con Turone che diventa storia. Quel gol annullato ai giallorossi nell’81 non è mai stato dimenticato
Gol, beffe e rancori: Juve-Roma è infinita© ANSA
Antonio Barillà
2 min

TORINO - Parole forti, quelle di Radja Nainggolan. Nutrono una rivalità eterna, fitta di veleni, polemiche, sfottò. Il boom negli anni Ottanta, quando Roma e Juventus sono regine, rigurgiti negli ultimi tempi. Il simbolo dell’acredine, delle opposte verità, del fuoco che non si spegne, è, neanche a dirlo, il gol fantasma di Ramon Turone. Dieci maggio 1981, Comunale di Torino, terzultima giornata di campionato, bianconeri primi e giallorossi staccati di un solo punto: il difensore segna a un quarto d’ora dal termine ma il guardalinee Sancini segnala l’off side all’arbitro Bergamo. Sorpasso sfumato, la Juve in dieci - era stato espulso Furino - resiste, mantiene il vantaggio in classifica e vince, infine, il campionato. L’ombra non si dirada più, per il mondo giallorosso rimane un’ingiustizia.

VIDEO - NAINGGOLAN CONTRO LA JUVE

THRILLING - Simbolo, dicevamo, ma la rivalità comincia ben prima, forse addirittura nel campionato 1931 che propone un duello aspro e fascinoso, vinto infine dalla Juventus con 4 punti di distacco. Alla Roma resta la consolazione di un rotondo 5-0 in casa. Immortale, per tensioni oltreché emozioni, anche la gara del 20 maggio ‘73 quando i bianconeri conquistano lo scudetto thrilling per antonomasia, scavalcando il Milan a 3' minuti dal termine dell’ultima partita: i rossoneri, reduci dal trionfo in Coppa dele Coppe, cadono nella fatal (da allora) Verona, la Lazio che è seconda a un punto come la Juve perde al San Paolo, i bianconeri festeggiano battendo la Roma, con Altafini e Cuccureddu che rispondono a Spadoni.

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