Serie A: Immobile-Belotti, sfida all'ultimo gol 

Ciro produce più punti di tutti, Andrea è il capocannoniere
Serie A: Immobile-Belotti, sfida all'ultimo gol 
Daniele Rindone
5 min

ROMA - Sì, c’era proprio voglia di tutti questi gol. Gasano, elettrizzano, servono. Ciro Immobile ne ha segnati 16 in campionato, 16 come i punti regalati alla Lazio. Non è solo un attaccante, è l’attacco della Lazio. I gol, come la matematica, non sono un’opinione. Ciro Immobile titolare a vita, verrebbe da dire. I suoi gol non sono pesanti, sono pesantissimi. Ciro Immobile è portentoso, agita i tabellini: segna i gol, segna la classifica, s’è segnalato come il giocatore che ha portato più punti alla sua squadra. E’ totale, è letale. E’ rimasto in vetta alla speciale classifica anche dopo le gare di ieri, aspettando

Lazio-Torino può solo avanzare distanziando tutti gli altri big del gol, italiani e stranieri. Simone Inzaghi si tiene stretto Immobile e non lo cambierebbe con Belotti, l’ha detto ieri. Sinisa Mihajlovic si coccola Belotti e non lo cambierebbe con Immobile, parole sue. Sono stati tutti di parte, ma con i giusti motivi per esserlo. Chi ce li ha entrambi è il cittì Ventura. In Europa un tandem così esplosivo lo stanno invidiando all’Italia e nel mondo ci sono pochi eguali.

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LA SFIDA - E’ il giorno della sfida Immobile-Belotti, rende palpitante questo monday night, invita ad attenderlo in letizia. Lo spettacolo meriterebbe un Olimpico molto più colmo rispetto a quello semivuoto che farà da cornice. Sarà la sfida di due amici, di due capi-cannonieri domiciliati in area di rigore. Immobile lo è stato nel 2014, quando giocava nel Torino. Belotti lo è oggi, comanda la classifica dei bomber con 22 reti, indossando la stessa maglia granata. Si vogliono bene, si sono dati appuntamento a stasera

postando foto e messaggi su Instagram. Immobile, dall’inizio del 2017, ha iniziato a servire gol con lucida determinazione, con puntualità, gestendo il furore che a volte gli faceva perdere l’attimo giusto. Ciro è cresciuto tanto, nella testa e nel cuore, oltre che nel fatturato, sta segnando più che nell’anno 2014, fu prosperosissimo. Ciro sfida i bomber della storia laziale, il gol numero 17 gli permetterà di diventare il cannoniere più prolifico dell’era Lotito. Immobile ha superato Klose (al massimo ha segnato 15 gol in A), è appaiato a Rocchi (16 gol).

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PER L'ITALIA - Sì, c’era proprio bisogno di due cannonieri italianissimi come Immobile e Belotti. E c’è voglia della grande sfida di stasera. Nelle ultime cinque giornate di campionato i gemelli Immobile-Belotti hanno rispettivamente segnato 5 e 8 reti. Ad ogni pallone profondo, ad ogni lancio, ad ogni cross, ad ogni assalto ci sarà da sobbalzare stasera. Immobile e Belotti, 38 gol in due, non possono negarsi proprio oggi. Ciro è a -6 dall’amico, non è facile acchiapparlo, ha detto che ci proverà: «Sono felice per ciò che sta facendo Belotti, gli auguro il meglio, vale per sempre tranne che per lunedì. Cercherò di riprenderlo nella classifica dei marcatori, ma sarà difficile dopo l’ultima sua tripletta...». Immobile ronza su tutto il fronte d’attacco e colpisce, a volte scapicollandosi. Belotti è un maestro del gol di testa, ne ha segnati 8. Quando sono in campo i loro occhi non hanno espressione umana, sono fissi su un solo orizzonte: la porta. Non vedono altro. Immobile e Belotti, guai a lasciarli soli, vale per la Lazio e vale per il Torino.

ROSSI - Dei bomber azzurri hanno parlato in tanti in questi giorni, lo ha fatto anche l’ex bomber mundial Pablito Rossi: «Belotti è fortissimo e lo è anche Immobile. Il Gallo però ha una forza fisica che non avevo neanche io. Quando si trova in area è più spettacolare e più cattivo anche di Graziani. Non dico che talvolta mette paura, ma quasi. Avere giocatori così di valore fa bene al nostro calcio, all’immagine che diamo all’estero». Immobile e Belotti illumineranno il palcoscenico dell’Olimpico. Lazio e Torino sono ai loro piedi. Caldissimi.


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