Capello: «Juve sottomessa dal Napoli. Milan? Non si capisce nulla»

L'ex tecnico: «Allegri in Champions con il Barcellona se la gioca. Inter, grande futuro. Roma? Spalletti sta facendo un gran lavoro ma per lo scudetto è dura»
Fabio Capello (Roma, Milan e Juventus)© LaPresse
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ROMA - «Io non lo criticherei, anzi lo abbraccerei, l'avrei fatto già negli spogliatoi»: così Fabio Capello nei confronti di Gigio Donnarumma, il portiere del Milan autore ieri di una papera che ha mandato in gol il Pescara. Intervenuto a lungo a 'Radio anch'io sport', Capello ha sottolineato che «se il Milan è in quella posizione attuale lo deve anche a Donnarumma, che ha fatto parate grandi, miracoli. Come tutti si può sbagliare. Io non ho mai criticato individualmente un giocatore, non è nelle mie caratteristiche. Per la storia, il curriculum, i successi che ha ottenuto nella sua storia, il Milan non può stare in quella posizione. L'Inter ha un grande futuro, c'è una grande società e azienda. Al Milan non si capisce ancora nulla. Un club con il suo passato può stare un anno o due al massimo fuori dall'Europa, non può stare in quella posizione, dev'essere molto più ambizioso»

DONNARUMMA: AVANTI A TESTA ALTA

«JUVE MESSA SOTTO DAL NAPOLI» - «Messi è il Pavarotti del calcio, altro che giocatore in fase calante come qualcuno dice. Questi sono giocatori straordinari che ci divertono, che possono inventarsi l'acuto in qualsiasi momento, che ci lasciano a bocca aperta. Magari non è il Messi che vedevamo prima, ma la qualità e la classe è talmente alta che ci farà divertire, speriamo non tanto contro la Juve». Per la sfida di Champions contro il Barcellona, il tecnico vede un 50% di possibilità di farcela per la formazione di Allegri. «Loro non sanno difendere, mentre la Juve sì. Potrà segnare qualche gol al Barça, ma non deve mollare fino al 95' perché le spagnole in 3-4 minuti possono ribaltare il risultato. Il gioco? Alla Juve la cosa importante e' vincere, quando c'e' da soffrire c'e' da soffrire, se non sai soffrire non sei da Juve». A Capello non è comunque piaciuta la Juve di ieri vista contro il Napoli: «Mai vista così molle in campo». Il Napoli «l'ha messa sotto. La Juve ha fatto un solo tiro in porta e ha segnato. Non riusciva a venir fuori giocando, cosa che le succede raramente. Non mi è piaciuta, troppo morbida, in difficoltà nel palleggio. Davanti a una partita cosi' importante non si deve pensare a quella successiva. Allegri probabilmente sapeva di avere giocatori stanchi per le trasferte sudamericane. Il Napoli ha speso molto ma se mercoledì ripeterà la partita di ieri potrebbe anche fare l'impresa, sarà interessantissima. La Serie A? - continua il tecnico - si sta riprendendo e vanno fatti i complimenti all'arbitraggio di ieri. Orsato ha lasciato correre e giocare e quando parlo di competitivita' e' anche questo, e' agonismo, forza fisica, lasciar correre, non premiare chi casca per terra. Questo ci fa migliorare». 

ROMA, STO CON SPALLETTI - «Sono andato via da Roma perché dopo 5 anni non riuscivo a dare più niente e non ricevevo quello che avrei voluto dai giocatori. Spalletti e' li' da un anno e mezzo, ha fatto un buonissimo lavoro, la squadra e' ottima, ha ambizioni di scudetto ed e' giusto che un allenatore dica quello che ha detto Spalletti. Ma sei punti dalla Juve sono tanti, troppi. La Juve e' conscia della propria forza, di vincere col minimo sforzo ma con la cattiveria che caratterizza tutto quello che e' juventino». 

BELOTTI ALLA BATISTUTA - E l'Italia? «Ha giovani molto interessanti, l'Olanda non è una squadra di grande livello ma hanno giocato con personalità. E' un bel gruppo, interessante sia sul piano tecnico che fisico. Belotti poi è uno degli attaccanti piu' forti d'Europa, sa muoversi, sa fare tutto, e' veloce e potente, tecnicamente forse è anche più bravo di Batistuta». Contro la Spagna,, a settembre, servirà una grande partita: «Se giochiamo dietro a quattro, credo che avremo dei problemi. Giocando a 5, invece, li abbiamo sempre messi in difficoltà».

IO ALLA JUVE? SOLO DA CONSIGLIERE - «Se tornerei ad allenare la Juve in caso di addio di Allegri? Ormai faccio un altro lavoro, faccio le telecronache, mi diverto in tv, lasciamo la Juve ai giovani che hanno idee innovative. Se mi volessero sentire come consigliere, allora andrebbe bene. La mia presenza ad Amsterdam? Mi trovavo in Olanda su invito di Seedorf, ma non c'è nessuna panchina in vista», commenta Capello, favorevole al VAR: «Sono per la tecnologia, fa si' che le partite siano giustamente giudicate, non si puo' essere condannati da un errore che puo' essere corretto. La Var va messa in atto, aiuta gli arbitri ma anche i tifosi a essere più sereni nell'accettare il giudizio. Io sarei anche per il tempo effettivo ma contrario nella maniera più assoluta all'abolizione del fuorigioco, l'ho detto anche a Van Basten».

 


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