ROMA - Se l'Inter piange il Milan non ride e si morde le mani per la clamorosa sconfitta incassata a San Siro dall'Empoli dopo una gara piena di errori, il più grave dei quali commesso da Suso su rigore. Un 2-1 che preziosissimo in chiave salvezza per i toscani, che restano così a +5 sul Crotone vittorioso in rimonta a Genova contro la Sampdoria (a cui non basta un capolavoro di Schick) grazie al sempre più convincente Falcinelli arrivato a 12 gol in campionato.
MILAN-EMPOLI 1-2: IL TABELLINO
EMPOLI CORSARO IN CASA MILAN: LE IRONIE DEL WEB (FOTO)
MILAN-EMPOLI 1-2 – Montella deve fare a meno degli infortunati Bonaventura, Abate, Bertolacci e Antonelli, ma ritrova Montolivo (che parte dalla panchina) e non abbandona il 4-3-3 in cui c’è Lapadula preferito a Bacca al centro del tridente. Martusciello lascia a casa Buchel (reduce dal malore accusato nei giorni scorsi durante un allenamento), l’infortunato Cosic, lo squalificato Krunic e schiera i suoi con un 4-3-1-2 in cui c’è Thiam in attacco con Michedlidze davanti al trequartista El Kaddouri. Ritmi blandi in avvio di gara e il primo tiro in porta è quello di Lapadula, servito da Calabria, il cui destro è bloccato senza affanni da Skorupski. Al 20’ ammonizione pesante per il diffidato Sosa, che dopo un’entrataccia su El Kaddouri si becca il giallo e salterà la prossima trasferta di Crotone. Sette minuti dopo c’è lavoro anche per Donnarumma, chiamato all’intervento da un destro dal limite dello stesso marocchino su cui al 20’ era uscito tempestivamente in anticipo rimediando a un’invertezza di Zapata.
MILAN-EMPOLI 1-2: IL FILM DELLA PARTITA
LAZIO-PALERMO 6-2: IL TABELLINO
LAZIO-PALERMO 6-2 - Simone Inzaghi - senza gli infortunati Marchetti, Radu e Murgia – sceglie il 3-5-2 con Felipe Anderson esterno destro e Keita di punta al fianco di Immobile. Sull’altro fronte Bortoluzzi – che non ha a disposizione lo squalificato Aleesami ed è costretto a lasciare in infermeria Embalo e Rajkovic – risponde con un 3-4-2-1 in cui c’è Goldaniga nel trio di difesa e il giovane Lo Faso a supportare il bomber Nestorovski insieme a Sallai. La Lazio va in vantaggio già all’8’: calcio d’angolo e sulla sponda di De Vrij sbuca Immobile che di testa segna il suo 19esimo gol in campionato. E per arrivare a quota 20 l’attaccante azzurro impiega un solo minuto: Milinkovic affonda a sinistra e serve sulla corsa il bomber campano, il cui piattone destro non lascia scampo a Posavec costretto a raccogliere in fondo al sacco la palla del 2-0. Al 20’ salvataggio sulla linea di Sunjic su Parolo ma un minuto dopo è Keita a calare il tris dopo essersi liberato tra tre rosanero nel cuore dell’area. E al 24’ è addirittura poker, ancora con Keita che si conquista un rigore (fallo di Morganella) che poi i rigoristi Immobile e Biglia gli lasciano tirare: palla sotto la pancia di Posavec e 4-0. Il Palermo è in bambola e al 26’ arriva anche la tripletta del senegalese, che sale a 11 gol in campionato superando Posavec con uno ‘scavetto’ dopo la palla rubata da Biglia a Henrique (appena entrato per Sallai) e l’assist con il tacco di Immobile.
LAZIO-PALERMO 6-2: IL FILM DELLA PARTITA (FOTO)
CHIEVO-TORINO 1-3: IL TABELLINO
CHIEVO-TORINO 1-3 - Lunga la lista degli assenti su entrambi i fronti: tra i veronesi out gli infortunati Cacciatore, Gamberini, Gobbi, Meggiorini, Rigoni e Sardo; nelle fila granata non ci sono lo squalificato Lukic oltre a Obi, Iturbe, Molinaro, Ajeti e Benassi tutti ai box per problemi fisici. Maran opta per il 4-3-1-2 con Birsa a supporto di capitan Pellissier e Inglese, Mihajlovic risponde con un 4-2-3-1 in cui De Silvestri viene preferito a Zappacosta nel ruolo di terzino destro e Ljajic è posizionato a ridosso del centravanti azzurro Belotti. Pronti-via e al 3’ il Chievo va già in gol con Inglese, giudicato però erroneamente in fuorigioco dall’arbitro tratto in inganno dal suo assistente. Immediata la replica del Toro con Ljajic che un minuto dopo impegna Sorrentino. A salvare il portiere al 7’ è invece la traversa, che respinge la palla calciata da Boye e deviata da Gamberini mentre un minuto dopo De Silvestri sfiora il palo di testa su azione da corner. I granata ora hanno il predominio territoriale e inistono, ma Belotti (14’) e Ljajic (21’) peccano di imprecisione mentre lo scaligero Frey (20’) inquadra la porta trovando però la pronta risposta di Hart. Al 24’ cambio obbligato per Mihajlovic, con De Silvestri che si fa male e lascia il posto a Zappacosta. Intorno alla mezzora il Chievo ci riprova invano con Inglese e Radovanovic prima di un quarto d’ora di sofferenza, in cui resiste ai tentativi di Belotti e Boye arrivando all’intervallo sullo 0-0. Al rientro in campo però il Torino non perde la sua intraprendenza e trova il vantaggio al 52’, con un rasoterra a fil di palo di Ljajic su cui Sorrentino non può arrivare. Il Chievo accusa il colpo e il portiere gialloblù è costretto ad arrendersi anche al 55’ sul gran destro al volo di Zappacosta che firma il 2-0. Dieci minuti dopo Maran inserisce Gapke per Birsa e i padroni di casa vanno subito a segno con Pellissier, ottimamente servito in profondità da Inglese. Il Toro comunque non si scompone e al 75’ e con un sinistro chirurgico di Iago Falque trova la rete de definitivo 1-3.
SAMPDORIA-CROTONE 1-2: IL GOL'ALLA BERGKAMP' DI SCHICK (FOTO)
SAMPDORIA-CROTONE 1-2 - Il tecnico di casa Giampaolo – senza lo squalificato Linetty e gli infortunati Muriel e Sala – non abbandona il 4-3-1-2 e dà una maglia da titolare al terzino brasiliano Dodò. Il suo collega Nicola ha invece la squadra al completo e la schiera con un 4-4-2 in cui Nalini viene preferito a Stoian sull’esterno mancino a supporto degli attaccanti Falcinelli e Trotta. Primo vero brivido all’8’, quando il difensore dei calabresi Ceccherini per poco non beffa il suo compagno Cordaz spedendo di testa la palla sul palo della propria porta. L’appuntamento con il gol è però solo rimandato, perché al 20’ Schick supera con un ‘sombrero’ Ferrari e poi spedisce la palla in fondo al sacco, segnando un gol simile a quello capolavoro che firmò Bergkamp nell’Arsenal contro il Newcastle.
UDINESE-CAGLIARI 2-1 - L'allenatore dei friulani Delneri - che non ha a disposizione gli infortunati Faraoni, Samir, Fofana e Gnoukouri - opta per un 4-3-3 che è quasi speculare al modulo di Rastelli, che schiera i sardi con un 4-3-2-1 in cui Barella a prendere il posto dello squalificato Ionita a centrocampo (ai box per infortunio il difensore Ceppitelli, il centrocampista Dessena e l’attaccante Melchiorri). Dopo un tentativo velleitario di Thereau i friulani si fanno subito pericolosi con Zapata, che al 5’ chiama alla respinta con i piedi Rafael, bravo poi subito dopo a bloccare in due tempi il tiro di De Paul. Al quarto d’ora ci prova ancora Therau, che sfiora la traversa su punizione e poi al 31’ spreca la chance più ghiotta dagli undici metri (rigore concesso per fallo di Barella su Widmer) facendosi ipnotizzare da Rafael, graziato poi da Halfredsson che manda alle stelle il tap-in. Equilibrio anche nella ripresa ma al 24’ ci pensa Perica, entrato da quattro minuti al posto di Thereau, a sbloccare il match con un bel destro a giro dal limite che vale l’1-0. E tre minuti dopo arriva anche il raddoppio, con Langella che risolve una mischia nata da corner. Ora i friulani sono padroni del match e al 75’ sfiorano il tris con lo scatenato Perica, il cui destro a incrociare è fermato solo dal palo. Il Cagliari però non si arrende e Borriello all'86' riapre di testa il match siglando il suo 16esimo gol in campionato su cross di Isla.