Serie A, Torino-Sampdoria 1-1: Iturbe risponde a Schick

Liguri avanti nel primo tempo con l'ennesima perla del ceco che poi si infortuna, ma i granata pareggiano nella ripresa con l'ex romanista appena entrato
Serie A, Torino-Sampdoria 1-1: Iturbe risponde a Schick© LaPresse
Giuliano De Matteis
7 min

TORINO - Iturbe risponde a Schick e il Torino conquista un punto in rimonta sul proprio campo (davanti a un tifoso speciale come il figlio dello juventino Bonucci portato in tribuna dal papà), conservando così le tre lunghezze di vantaggio sulla Sampdoria in classifica e allungando a sei la striscia di risultati utili consecutivi (quattro pari casalinghi e due colpi esterni), mentre i liguri tornano a fare punti dopo i due ko consecutivi contro Sassuolo e Crotone.

L'ex di turno Sinisa Mihajlovic, che deve fare a meno degli infortunati De Silvestri e Benassi, sceglie il 4-2-3-1 con i brasiliano Carlao titolare in difesa, Baselli-Acquah coppia mediana e Iago Falque, Ljajic e Boyé trequartisti a supporto del ‘gallo’ Belotti. Sull’altro fronte Marco Giampaolo - costretto a lasciare a casa Barreto, Muriel, Palombo, Sala e il portiere Viviano (sostituito tra i pali da Puggioni) - non abbandona il suo 4-3-1-2 in cui Torreira è il regista e Fernandes agisce alle spalle di Schick e Quagliarella.

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ALTRA PERLA DI SCHICK - La prima chance è del Toro: al 5’ Zappacosta parte al galoppo tagliando in due il centrocampo dei liguri e scarica per Ljajic, che danza tra due avversari prima di sfiorare il palo con un velenoso rasoterra a giro. Al primo affondo però passa la Sampdoria e lo fa con l’uomo del momento, ovvero Schick che al 12’ raccoglie un rimpallo al limite dell’area e di prima con un sinistro di prima spedisce la palla all’incrocio (a segno per la terza gara di fila) con Hart costretto a raccoglierla in fondo al sacco. I padroni di casa provano a reagire immediatamente (conclusione alle stelle di Ljajic al 14’) ma accusa il colpo e rischia di prendere il secondo schiaffo al quarto d’ora, quando è però bravo Zappacosta a murare Quagliarella. Il più vivace dei granata è proprio l’esterno, che da il là anche all’azione che porta Iago Falque a calciare in curva da ottima posizione su assist di Ljajic (18’).

Ma la Samp fa paura nelle ripartenze e sfiora di nuovo il raddoppio al 21’, quando Quagliarella mette Bruno Fernandes a tu per tu con il portiere granata che però ipnotizza il doriano e si salva con i piedi. Il tema della gara è ormai delineato, con il Torino a fare la gara per cercare di trovare un varco nella folta retroguardia avversaria e la Samp pronta a pungere in contropiede. Così come al 36’: prima è Boyé ad alzare troppo la mira dopo un tiro di Belotti rimpallato e poi è invece Schick - che tiene in costante apprensione la difesa granata - a costringere sull'altro fronte Avelar al fallo da ammonizione.

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LA RIPRESA - Si va al riposo con la Sampdoria avanti di un gol e al rientro dagli spogliatoi si rivedono in campo gli stessi ventidue ma solo per un minuto perché Schick, toccato duro nel primo tempo e dolorante alla spalla, chiede subito il cambio a Giampaolo che lo sostituisce con Budimir. Ma è Quagliarella con un insidioso colpo di testa a impegnare subito dopo Hart, costretto a rifugiarsi in corner sulla traiettoria a palombella dell’esperto bomber cresciuto nel settore giovanile del Toro prima di bloccare un tiro troppo centrale di Praet (52’). Il primo break granata al 55’ con un potente tiro dalla distanza di Boyé respinto con i pugni da Puggioni, mentre due minuti dopo l’argentino non inquadra la porta dal limite (in mezzo il tentativo di Belotti che in spaccata manca l’impatto con il pallone su cross di Iago Falque).

Ora la spinta dei padroni di casa è insistente, ma la difesa dei liguri riesce a murare sia Ljajic che Belotti con quest’ultimo che poi manca il bersaglio anche di testa su azione da corner. Con la Samp adesso troppo passiva, Giampaolo decide di cambiare qualcosa e manda in campo Alvarez al posto di Bruno Fernandes (61’). E il nuovo entrato serve subito una palla d’oro a Budimir che però dal dischetto alza troppo e sbaglia una sorta di ‘rigore in movimento’. Solo una fiammata, perché il ribaltamento di fronte è immediato e il Torino riprende subito il suo assedio con il 'Gallo' che strozza però troppo il destro graziando Puggioni che gli dice di no anche al 70' dopo uno schema su punizione calciata da Ljajic. Per continuare la caccia al pari servono forze fresche e maggior peso in attacco, così anche Mihajlovic inizia ad attingere dalla panchina: dentro Iturbe per Iago Falque (73') e Maxi Lopez per Acquah (78'). La doppia mossa si dimostra subito indovinata perché a dieci minuti dalla fine proprio Iturbe fa 1-1 tornando al gol a due anni di distanza dall'ultimo segnato con la maglia della Roma.
Il Toro ci crede e al 38' vil raddoppio sembra cosa fatta, ma Belotti e Maxi Lopez si ostacolano a un metro dalla porta e la difesa doriana si salva. Nel finale Giampaolo richiama Quagliarella, che lascia tra i fischi dei suoi vecchi tifosi il posto a Djuricic, mentre tra i granata viene concesso uno spezzone di gara anche a Valdifiori (fuori Baselli) ma l'1-1 regge fino al triplice fischio di Massa. 

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