Taarabt vuole rialzarsi: “Avevo perso tutto l’amore per il calcio”

Il fantasista marocchino, deciso a ritrovare la sua miglior versione con la casacca del Genoa, ha ammesso candidamente di aver passato un periodo difficilissimo dopo aver firmato per il Benfica, ancora proprietario del suo cartellino.
Taarabt vuole rialzarsi: “Avevo perso tutto l’amore per il calcio”© ANSA
Andrea De Pauli
3 min

FES (MAROCCO). Ora pare determinato a recuperare la miglior versione mostrata soprattutto ai tempi del Queens Park Rangers in Premier League, ma a sentire la sua franca confessione davanti alle telecamere del canale sportivo marocchino Arryadia, il genoano Adel Taarabt ammette di aver vissuto un periodo a dir poco complicato: “Avevo perso completamente il mio amore per il calcio”. Colpa, secondo la ricostruzione del diretto interessato, del pessimo ambientamento nel Benfica e degli attacchi della stampa del suo Paese.

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IL BARATRO - “Tutto è cominciato quando sono arrivato al Benfica. In quel momento l’allenatore era Jorge Jesus e fu Rui Costa a volermi”, l’inizio della ricostruzione della mezzapunta del Genoa. “Jesus, però, se ne andò presto allo Sporting Lisbona, gli acerrimi rivali, e fu rilevato da Rui Vitoria, che arrivava dal Vitoria Guimaraes. Il giocatore marocchino, però, cambio di allenatore a parte, si vede costretto ad ammettere che ci mise anche del suo. “È vero che non ero al top fisicamente, avevo preso qualche chilo in quell’epoca...”. Fu in quel momento che esplosero tutti i problemi psicologici e arrivò la decisione di cambiare aria. “Non stavo bene e ho deciso di trasferirmi a Genova, ma è stata dura. Avevo perso tutta la motivazione e l’amore per il calcio, proprio io che sono sempre stato un grande appassionato, che giocavo e non mi perdevo una partita di tutti gli altri campionati”

I NEMICI - Il centrocampista offensivo ceduto in prestito al Genoa dal Benfica anche per la prossima stagione se la prende, poi, con la stampa marocchina. “Continuano a pubblicare notizie in cui mi accusano di partecipare a questa o quella festa, ma è tutto falso. Si tratta di giornalisti che non sono professionali, che non pensano ai danni che possono causare alla mia carriera e alla mia stessa famiglia inventandosi questi pettegolezzi. Per colpa loro ho ricevuto chiamate dai miei stessi parenti, che mi chiedevano se davvero il Benfica avesse deciso di cacciarmi”

@andydepauli

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