Serie A, Tavecchio: «Playout toccasana. Campionato a 18 squadre? In tre anni si può»

Il presidente della Figc apre agli spareggi salvezza e a una riduzione del numero delle squadre di A. Sul caso Neymar: «Situazioni anomale, l'ho detto a Ceferin e ne parlerò con Infantino»
Serie A, Tavecchio: «Playout toccasana. Campionato a 18 squadre? In tre anni si può»© Getty Images
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ROMA - «I playout sarebbero un toccasana. La Serie A a 18 squadre sarebbe l'ideale, ci si può arrivare in tre anni». Lo ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, durante l'intervista a Radio Anch'io lo Sport di Rai Radio1. «A mio avviso, l'ideale sarebbe arrivare ad una Serie A a 18 squadre, una B ugualmente a 18 e una Lega Pro con due gironi da 18. Sarebbe un rapporto perfetto per il riparto dei fondi, la gestione autonoma e la patrimonializzazione delle società, ed eviterebbe certe figure che stiamo vivendo in questi anni, con fallimenti e problemi finanziari. Col tempo ci possiamo arrivare, in un'ipotesi triennale», ha aggiunto Tavecchio. Ma il passaggio a 18 potrebbe incontrare delle resistenze: «Gli organismi decisionali sono in capo alle assemblee - ha proseguito Tavecchio - e non è facile che le dieci squadre della parte destra della classifica di A accettino di perdere due posti. Bisogna trovare meccanismi, rispettando la democrazia con adatti organismi decisionali. Quindi bisognerà anche intervenire d'imperio».

PLAYOUT - Capitolo playout in Serie A. Tavecchio è a favore: «I playout sono sempre stati un toccasana, tra l'altro si tratta di un'iniziativa partita dal mondo dilettantistico, che io conosco bene. Potrebbe essere un discorso interessante».

CASO NEYMAR - «Della questione Neymar ne ho parlato di recente con il presidente dell'Uefa, Alexander Ceferin - ha sottolineato Tavecchio -. Ci sono comunque situazioni anomale, che turbano il sistema dal punto di vista etico e morale. Ho un appuntamento entro metà settembre con il numero uno della Fifa, Gianni Infantino. La federazione italiana vuole aprire una questione procuratori. L'osservatorio della Fifa non ha capito che siamo allo sbando, per diventare procuratori basta poco, basta iscriversi ad un registro, senza professionalità: ecco perché succedono certe situazioni».

LEGHE COMMISSARIATE - Il presidente della Figc del calcio italiano ha anche sottolineato il problema delle Leghe di A e B commissariate: «La A sta valutando una governance diversa con un presidente e un ad indipendenti. Noi stiamo riportando questa Lega su questa strada che credo che andremo a chiudere prima di settembre. Poi c'è il problema dei diritti tv il cui nodo più importante è il riparto. Ci vorranno interventi governativi per risolverlo. Quanto alla serie B, il 30 c'è l'assemblea. Se non risolvono non ci sono tante storie, arriverà un commissario per fare quel che c'e' da fare».


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