VERONA - Se la sostanza conta più della forma allora Simone Inzaghi può tornare a sorridere, perché dopo il deludente 0-0 casalingo contro la Spal al debutto la sua Lazio torna da Verona con tre punti tanto sofferti quanto pesanti, sui quali è impressa in calce la firma di Milinkovic-Savic che gela il Bentegodi e piega allo scadere un Chievo coriaceo e ben messo in campo.
Chievo-Lazio 1-2: il tabellino
BOTTA E RISPOSTA - Il tecnico biancoceleste recupera il nuovo regista Lucas Leiva (al debutto in A) ma deve ancora fare a meno dell’ammutinato Keita e degli infortunati Felipe Anderson e Lombardi, sceglie un 3-4-2-1 con Milinkovic e Luis Alberto a sostegno di Immobile. Sull’altro fronte Maran, orfano del solo Meggiorini, schiera i suoi con il 4-3-2-1 affidando il peso dell'attacco al solo Inglese. La gara si sblocca già all’11’: corner calciato da Luis Alberto sul secondo palo dove Immobile, lasciato colpevolmente solo, insacca indisturbato. Il gol paradossalmente frena la Lazio, che specula sul vantaggio e lascia campo agli avversari. Il primo squillo dei padroni di casa al 29’: sul cross dalla sinistra di Gobbi è Inglese ad anticipare Lulic e a impegnare di testa Strakosha.
Chievo-Lazio 1-2: le statistiche del match
POLVERI BAGNATE - Subito lavoro anche nella ripresa per l’albanese, che al 7’ deve volare all’angolino per deviare l’insidioso rasoterra scagliato col mancino da Birsa. Inzaghi non è contento della Lazio e al 60’ opera un doppio cambio: fuori Lulic (fascia da capitano a Parolo) e Leiva, dentro Lukaku e Caicedo per passare al 3-5-2. A farsi di nuovo pericoloso è però il Chievo, con il solito Inglese che sfiora il palo di testa al 70’ mentre molto più grave è un minuto dopo l’errore di Immobile che calcia incredibilmente fuori a due passi dalla porta dopo un geniale assist scodellato da Milinkovic.