GENOVA – Ora Simone Inzaghi non può più nascondersi: alle cinque big 'dichiarate' si aggiunge anche la sua Lazio, che dopo i quattro 'schiaffi' rifilati domenica scorsa al Milan passa anche sul campo del Genoa e si porta a -2 dalle capolista Napoli, Juventus e Inter. Un avvio di campionato entusiasmante per i biancocelesti, che con 10 punti nelle prime 4 gare eguagliano la squadra di Eriksson campione d'Italia nel 2000 mentre i 'Grifoni' rossoblù restano inchiodati a quota uno ma si "consolano" con il 16enne Pellegri, capace di segnare due reti da subentrato e di mostrare le stimmate del predestinato.
LE SCELTE – L'allenatore dei capitolini - ancora orfano del portiere Marchetti, di Nani, Felipe Anderson e dell’infortunato Wallace nella difesa a tre (al suo posto di nuovo Bastos) - cambia sei uomini rispetto alla vittoriosa trasferta di Europa League in casa del Vitesse e riporta in formazione tutti i titolari tranne Parolo, squalificato e sostituito a centrocampo da Murgia con Milinkovic-Savic e Luis Alberto più avanzati alle spalle di Immobile.
Genoa-Lazio 2-3: i numeri e le statistiche del match
IL PRIMO TEMPO - In avvio di partita il Genoa lascia iniziativa alla Lazio, aspettandola nella propria metà campo prima di liberare il pressing nel tentativo di ripartire. La tattica sembra funzionare fino al 13’ quando l’eroe di coppa Murgia conquista una punizione sul vertice destro dell’area ligure: una posizione impossibile per un non mancino ma non per Milinkovic-Savic, il cui preciso tiro all’incrocio costringe Perin a respingere in volo sulla coscia di Bastos che a porta vuota porta non si fa certo pregare e firma il vantaggio biancoceleste. L’episodio non cambia il copione e i capitolini vanno vicini al raddoppio al 22’, quando una ragnatela di passaggi porta al tiro Basta che sfiora il palo.
LA RIPRESA - Si va al riposo sullo 0-1 e a inizio ripresa finisce sul taccuino dell’arbitro anche il biancoceleste de Vrij, che entra duro su Pellegri e si prende il giallo. Il primo vero brivido arriva al 50’, con Milinkovic-Savic che sente di avere il piede caldo e sfiora il palo con un velenoso rasoterra dalla lunga distanza. Juric allora cambia ancora, sostituendo Cofie con Balek e il Genoa dal niente trova a sorpresa il pari con un pizzico di fortuna: una respinta di de Vrij carambola su Radu e la palla finisce a Pellegri, che fa 1-1 con la deviazione dello stesso difensore rumeno. Come un animale ferito la Lazio si riporta subito in avanti e cerca il nuovo sorpasso con Murgia, che però non inquadra la porta su un cross basso e teso di Milinkovic-Savic. Inzaghi decide allora di intervenire e ridisegna la sua squadra: dentro prima l’attaccante Caicedo al posto di de Vrij (60’) per passare alla difesa a quattro, poi Marusic e Lukaku per Basta e Murgia (68’).