Serie A, Juventus-Lazio 1-2: apre Douglas Costa, la ribalta Immobile

Vittoria pesantissima allo Stadium per la squadra di Inzaghi, salvata da Strakosha che al 94' para un rigore a Dybala
Immobile 8,5 Un’altra doppietta, azzanna la Juve: 15 gol stagionali con la maglia della Lazio.© ANSA
Giuliano De Matteis
9 min

TORINO – Da oggetto del desiderio sta diventando l'incubo della Juventus: Simone Inzaghi non si accontenta della Supercoppa strappata in estate ad Allegri e nell'anticipo dell'ottava giornata di campionato va ad espugnare in rimonta con la sua sorpredente Lazio uno Stadium che era immacolato dall'agosto del 2015, quando l'impresa era riuscita all'Udinese alla prima di campionato. Un match folle e ricco di emozioni quello vinto dai biancocelesti, spinti da un Immobile stratosferico (undicesimo gol in campionato e quindicesimo stagionale, più quello in azzurro contro Israele) e autore della seconda doppietta di fila ai campioni d'Italia, che forse inizieranno a rimpiangerlo un po' per averlo lasciato libero di andarsene qualche anno fa.

Tre punti dal valore inestimabile per la formazione capitolina, che aggancia così i bianconeri a quota 19 e non pare assolutamente intenzionata a smettere di sognare. Sconfitta pesantissima invece per la Juve, che era reduce dal pareggio in trasferta con l'Atalanta prima della sosta e rischia ora di vedere qualche rivale fuggire via,

LE SCELTE - Eppure inizialmente Allegri decide di giocarsela diversamente da come fatto in Supercoppa: abbandona il 4-2-3-1 per rispolverare il 4-3-3 e inserire un centrocampista in più, con Bentancur regista tra Matuidi e il ritrovato Khedira, mentre in difesa Barzagli viene preferito a Rugani in coppia con Chiellini e i due terzini sono l’ex di turno Lichtsteiner e Asamoah. Panchina dunque per Alex Sandro, reduce dalle fatiche con il Brasile, come anche per il colombiano Cuadrado e un Dybala rimasto fuori anche nelle due gare di qualificazione giocate dall’Argentina: ai lati di Higuain nel tridente tocca così a Douglas Costa e all’indistruttibile Mandzukic, che già con la Croazia era sceso in campo nonostante un problema alal caviglia. Sull’altro fronte Inzaghi non tocca invece l’ormai collaudato 3-5-1-1, con Luis Alberto libero di muoversi tra Immobile e i mediani Parolo, Leiva e Milinkovic. Sugli esterni – con Basta e Lukaku out – tocca a Marusic e Lulic mentre in difesa davanti a Strakosha c’è il recuperato Bastos insieme a de Vrij e Radu.

Juventus-Lazio: il tabellino

SQUILLO DOUGLAS - La Juve prova subito a prendere in mano la gara, ma fatica a scardinare una Lazio compatta e ben messa in campo. Non resta così che provarci da lontano, ma la mira di Douglas Costa (10’) e di Matuidi (11’) è da registrare. Servirebbe un lampo per rompere l’equilibrio e arriva al 23’, quando Asamoah affonda sulla sinistra e serve a centro area Khedira che non ci pensa due volte e scarica un violento sinistro respinto da Strakosha, che non può però niente sul successivo tap-in ravvicinato di un Douglas Costa in posizione dubbia. Il brasiliano esulta mentre i laziali protestono, l’arbitro attende un minuto collegato con il Var e alla fine convalida.

La squadra di Inzaghi sembra accusare il colpo, mentre Khedira prova a sfruttare il suo piede “caldo” e al 35’ chiama ancora al tuffo Strakosha con una sventola dai 25 metri. Il portiere albanese rischia però la frittata un minuto dopo, quando rinvia sulla schiena di Higuain e viene salvato solo dalla traversa che gli riconsegna in pratica il pallone tra le mani. I primi veri brividi per la Juventus al 40’, quando Chiellini prima mura Immobile su una furibonda mischia in area e di testa respinge poi un destro a giro di Luis Alberto.

Juventus-Lazio 1-2: numeri e statistiche del match

CIRO BUM-BUM – Si va al riposo con i campioni d’Italia avanti di un gol e una Lazio arrabbiata che torna in campo con un altro atteggiamento. Si riparte con gli stessi ventidue in campo e arriva subito il pari biancoceleste, con Luis Alberto che serve sulla corsa Immobile freddo nel battere Buffon. La reazione dei bianconeri è tanto immediata quanto feroce, ma Strakosha è fenomenale nel respingere di piede un rigore in movimento di un Higuain bravo a liberarsi in dribbling di de Vrij. La squadra di Inzaghi ha però lasciato ogni timore reverenziale negli spogliatoi e ora risponde colpo su colpo: al 52’ è Milinkovic a disegnare un corridoio per Immobile che ci si lancia prima di venire steso da Buffon. Per Mazzoleni è rigore e sul dischetto va lo stesso centravanti, che spiazza il compagno di Nazionale: 2-1 per la Lazio e gara ribaltata in otto minuti.

Allegri corre ai ripari, richiama in panchina Douglas Costa e getta nella mischia Bernardeschi ma la mossa non pare sufficiente a riportare l’inerzia del match dalla parte dei suoi, contro avversari specializzati nelle ripartenze. Arriva così il momento di Dybala (65’) che rileva Khedira e pennella subito un cross al bacio per Bernardeschi, anticipato però sul più bello da un provvidenziale Lulic. La Juve si scopre a caccia del pari e presta il fianco al contropiede ospite, ma viene graziata da Milinkovic che al 68’ calcia debole e centrale da posizione favorevole.

Serie A, la classifica

FINALE AL CARDIOPALMA - Continui ora i capovolgimenti di fronte e Allegri si gioca l’ultimo cambio al 72’: dentro Sturaro per Lichtsteiner mentre Inzaghi manda in campo Nani al posto di Luis Alberto (tuttaltro che contento) e tre minuti dopo anche Caicedo per Immobile. Doppia chance bianconera al 78’: prima Strakosha si salva in corner su tiro di Asamoah, poi Higuain si fa sorprendere e non sfrutta un ‘buco’ del titubante de Vrij su cross dello stesso ghanese. Passano i minuti e all’84’ arriva l’ultimo cambio biancoceleste, con Patric che rileva Lulic e la fascia da capitano che passa a Parolo. Più che col gioco Chiellini e compagni ci provano con l'orgoglio e con la forza, ma manca la lucidità e la Lazio arriva indenne fino al 90' quando Dybala al limite stoppa con il petto e calcia al volo di sinistro colpendo in pieno il palo. Nel recupero succede di tutto: prima la Lazio fallisce clamorosamente il tris in contropiede (Caicedo si fa ipnotizzare da Buffon), poi al 94' Patric sbaglia uno stop e stende Bernardeschi con un intervento scomposto: capannello intorno all'arbitro che si affida al Var e indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Dybala ma Strakosha indovina l'angolo e abbassa il sipario sul match: oggi la 'Joya' è tutta dei biancocelesti.


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