Serie A, Bologna-Juventus 3-0: tris con Pjanic, Mandzukic e Matuidi

La squadra di Allegri passa al Dall'Ara e si porta al secondo posto a -1 dal Napoli e a +1 sull'Inter. Ancora panchina per Dybala, che entra nel finale
Serie A, Bologna-Juventus 3-0: tris con Pjanic, Mandzukic e Matuidi© Juventus FC via Getty Images
Giuliano De Matteis
8 min

BOLOGNA - La Juventus è sempre lì, con la stessa fame che l'ha portata a dominare il campionato negli ultimi sei anni. E se qualcuno nutriva ancora dei dubbi li avrà visti dissolversi oggi dopo il 3-0 rifilato a domicilio al Bologna, domato con una prestazione non particolarmente spettacolare ma fatta di corsa, ferocia, cinismo e spirito di squadra. Ingredienti che sono la specialità della casa e che, ritrovati dopo un fisiologico rodaggio iniziale, hanno permesso via via ai bianconeri di riguadagnare terreno in una classifica che li vede ora seconda a +1 sull'Inter e a una sola lunghezza dal Napoli, andatosi invece a riprendere la vetta ieri sul campo del Torino. Tre punti sotto invece, ma con la gara di Marassi contro la Sampdoria ancora da recuperare, c'è la Roma prossima avversaria nel big-match di sabato prossimo all'Allianz Stadium.

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DYBALA ANCORA OUT - Senza Buffon e Chiellini, rimasti in infermeria a far compagnia a Höwedes e Cuadrado, Allegri scelglie Douglas Costa per sostituire il colombiano a destra davanti all'ormai inamovibile De Sciglio nel confermato 4-3-3 e lascia ancora in panchina un Dybala evidentemente ancora lontano da quello dello scintillante avvio di stagione. In difesa torna intanto Barzagli a far coppia al centro con Benatia e soprattutto si rivede dal primo minuto Alex Sandro a sinistra, mentre in mediana alla fine ce la fa Pjanic - affiancato da Khedira e Matuidi come contro l’Inter - e davanti Mandzukic si piazza di nuovo a sinistra nel tridente completato da Higuain.

Sull’altro fronte schieramento speculare quello scelto da Donadoni, che deve fare a meno dell’infortunato Palacio oltre che del lungodente Di Francesco ma decide di non snaturare il suo Bologna: a centrocampo riescco Poli - out nel match perso a San Siro contro il Milan - nel trio completato da Pulgar e Donsah, mentre in attacco sono Verdi e Okwonkwo gli “scudieri” del centravanti Destro e in difesa Mbaye viene preferito a Torosidis nel ruolo di terzino destro.

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PJANIC COLPISCE E ISPIRA – Ritmi altissimi fin dall’avvio, con i campioni d’Italia che provano a mettere subito le mani sulla partita e un Bologna che si difende aggredendo: pressing furioso e una compattezza difficile da scardinare per una Juventus che prova invano a sfondare sulle fasce, dove Mandzukic sbatte spesso su Mbaye e l’anarchico e appariscente Douglas Costa resta sempre con lo spunto in canna. Per vedere la prima conclusione bianconera bisogna aspettare una discesa di Alex Sandro al 19’ ma il sinistro di Pjanic, servito al limite dal brasiliano, è totalmente sballato e il pallone vola in curva.

Molto più pericolosa la ripartenza degli emiliani al 25’, quando la Juve si fa trovare spaccata in due e Donsah si invola solitario in una prateria prima di liberarsi di Barzagli e scagliare un rasoterra che non sorprende però Szczesny. Meno bravo invece il collega Mirante due minuti dopo quando Pjanic – da posizione molto defilata - trova l’incrocio su una punizione ingenuamente causata da Destro (trattenuta Alex Sandro): il portiere legge bene la traiettoria ma si fa passare la palla tra le mani ed è costretto poi a raccoglierla nel sacco. La gara è ora in discesa per una Juventus affamata (al 30’ giallo a Higuain per un’entrata dura su Pulgar) che non mostra pietà di un avversario ferito, tanto che dopo appena sei minuti piazza anche il colpo del ko: ancora Pjanic pennella per Mandzukic, bravo stavolta a liberarsi di Mbaye con uno stop di petto a seguire e a incrociare poi di sinistro con Mirante preso in controtempo. 

Serie A, la classifica

IL TRIS DI MATUIDI - Si va al riposo sullo 0-2 e al rientro dagli spogliatoi ci sono gli stessi ventidue, con la Juventus che dimostra di essere tornata quella dei giorni migliori chiudendo subito il Bologna nella propria metà campo. La prima mossa dalla panchina è di Donadoni, che al 53’ richiama ai box Destro e getta nella mischia Petkovic senza però riuscire a cambiare l'inerzia di un match che vede ora Higuain e compagni in pieno controllo. I rossoblù a differenza del primo tempo sembrano adesso completamente in balia di un avversario che non ha alcuna intenzione di rallentare, tanto che al 64' arriva anche il tris: respinta corta di Helander su cross di Alex Sandro, al limite piomba come un rapace sulla palla Matuidi che si coordina alla perfezione e centra il bersaglio con una splendida volée mancina di collo-esterno.

Alla fiera del gol manca a questo puntoHiguain, che ci prova così subito dopo ma vede sbarrarsi la strada da Mirante, mentre Allegri al 70' risponde con Bernardeschi al posto di Douglas Costa al secondo cambio bolognese (dentro Falletti per Donsah cinque minuti prima). Ingresso forzato invece quello di Dybala, che al 75' rileva Mandzukic messo ko da un infortunio (al 70' Krejci per Okwonkwo era stata l'ultima sostituzione di Donadoni). La 'Joya' prova immediatamente a lasciare il segno quando Higuain con il tacco gli apre un'autostrada, ma Mirante stavolta si supera sul sinistro dell'argentino. Nel finale arriva anche la passerella per Marchisio (fuori Pjanic all'86') e l'arbitro nega il gol della bandiera al Bologna, che va a segno in mischia su corner ma vede annullarsi giustamente la rete per una carica di Mbaye su Szczesny. Finisce 3-0 per una Juventus che incassa altri tre punti pesanti e si prepara ora ad ospitare la Roma in uno degli scontri diretti più attesi di questo girone di andata: da valutare le condizioni di Mandzukic, mentre preoccupa meno Higuain uscito claudicante dal campo per un colpo al ginocchio.

 


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