ROMA - Si ferma all'Olimpico dopo 5 successi e 2 pareggi la striscia positiva in campionato dell'Udinese che s'inchina di fronte a una Lazio pragmatica e capace di azzannare il match senza dover ricorrere ai fuochi d'artificio visti in altre occasioni. La quarta vittoria nelle ultime 5 gare consente ai biancocelesti di isolarsi al terzo posto a +3 sull'Inter e a -7 dal secondo posto occupato dalla Juventus.
LE SCELTE - Nel recupero della gara rinviata nella dodicesima giornata Inzaghi cambia 5 uomini rispetto al match con il Chievo: dentro Radu in difesa, Basta e Lukaku sulle fasce, e in avanti c'è il varo della coppia Felipe Anderson-Nani. Nella prima metà del primo tempo il nuovo assetto fatica a macinare idee e velocità negli ultimi 30 metri anche perché l'Udinese è tatticamente irreprensibile.
Lazio-Udinese 3-0: cronaca, tabellino e statistiche
LA RIPRESA - Dopo un primo tempo da attore non protagonista, Felipe Anderson decide di accendere la luce a inizio ripresa: l'accelerazione del brasiliano sull'out di sinistra è travolgente, Samir si limita a prendergli la targa, e sull'invito in mezzo Nani non può esimersi dal griffare il suo terzo gol in campionato. I friulani provano a imbastire una reazione e al 53' reclamano vanamente un calcio di rigore per il contatto tra Parolo e Maxi Lopez. Passano 3 minuti e Perica salva il 3-0 opponendosi con il corpo al colpo di testa potente di Milinkovic-Savic. Negli ultimi 20 minuti i padroni di casa innestano le marce basse, anestetizzano il ritmo della contesa e sull'unica sbavatura, minuto 80, Strakosha rimedia al suo errore in disimpegno sbarrando la strada a De Paul, entrato al 55' al posto di Barak. A 5 dalla fine un altro piccolo brivido lungo la schiena del portiere albanese: Fofana prova il dardo da fuori ma la palla tramonta a pochi centimetri dal bersaglio.