Sampdoria-Torino 1-1, Acquah replica a Torreira e poi si fa espellere nel finale 

Nel finale Rocchi caccia anche Mazzarri che ha ottenuto 8 punti in 4 partite alla guida dei granata
Sampdoria-Torino 1-1, Acquah replica a Torreira e poi si fa espellere nel finale © ANSA
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GENOVA - Un pareggio che può essere accolto con il sorriso da entrambe le squadre. Sampdoria e Torino collezionano l'ottavo punto nelle ultime 4 gare giocate pareggiando 1-1 l'anticipo della 23esima giornata. Nel 4-3-2-1 della squadra granata a supporto di Niang ci sono Iago Falque e Baselli, con quest'ultimo dedicato alla marcatura di Torreira. Nessuna novità per i padroni di casa che propongono Ramirez alle spalle di Quagliarella e Zapata. 

SCHEMA VINCENTE - La Samp prova a dettare i ritmi nei primi minuti ma già alla prima sbandata rischia il tracollo: sul cross da sinistra di Obi, Iago Falque è libero di calciare in area e Murru con un salvataggio disperato riesce a deviare la conclusione in angolo. La paura sveglia la squadra di Giampaolo che all'11' sblocca il match con Torreira su punizione: Barreto si mimetizza nella barriera del Toro e si abbassa al momento giusto favorendo la conclusione dell'uruguaiano che beffa Sirigu pur senza angolare la traiettoria. E' il 4° gol in campionato del regista blucerchiato. 

MONOLOGO TORO - La replica granata sboccia al 20' quando Niang apre il gas sulla destra e svernicia Ferrari: l'ex attaccante del Milan arriva sul fondo e mette in mezzo ma non trova nessun destinatario pronto a infilare in porta. Il gol del pareggio è rimandato solo di 5 minuti: sul servizio all'indietro di Iago Falque da destra, Acquah trova la prima rete stagionale approfittando della deviazione di Ferrari. Il Torino continua a macinare occasioni con Niang e solo un grande Viviano evita il ribaltone: al 28' è decisivo con un intervento poco ortodosso in uscita e pochi secondi dopo si affida all'istinto per cancellare il colpo di tacco del francese. Il duello tra i due si ripete anche al primo minuto di recupero: Viviano sbaglia completamente l'uscita perdendo il pallone ma poi riesce a schermare il tiro del numero 11. 

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LA RIPRESA - L'intervallo fa bene alla Sampdoria che rientra in campo con più intensità e riprende le redini della contesa. Le emozioni della ripresa vengono inaugurate al 55' da una bella iniziativa di Ramirez che va via facilmente sulla destra a Molinaro e poi apparecchia per Zapata, autore di un tiro alto da ottima posizione. E' l'ultima iniziativa di una gara impalpabile del colombiano che lascia il posto a Kownacki. Dall'altra parte Rincon è bravo a coordinarsi per calciare di destro verso la porta di Viviano sfodera tutta la sua tecnica per allontanare la minaccia. A una ventina di minuti dalla fine le due squadre cambiano volto offensivo: Caprari prende il posto di Ramirez, Belotti quello di Niang.

TORO IN DIECI - Pochi istanti dopo viene espulso Acquah che si becca il secondo giallo per un brutto fallo proprio sul nuovo entrato in casa blucerchiata. L'inferiorità numerica non intimorisce il Toro che al 75' tenta il blitz con un tiro cross minaccioso di Iago Falque che attraversa tutta l'area piccola. A 7' dalla fine Belotti s'invola verso l'area avversaria ma va a terra al limite dopo una lieve trattenuta di Murru. Mazzarri protesta in maniera plateale ma per Rocchi non è fallo. Il Gallo in contropiede è un incubo per la difesa di casa: sul lancio dalle retrovie di Valdifiori, il numero 9 calamita la palla ma poi al momento di freddare Viviano spara alto da ottima posizione.

MAZZARRI OUT - Il finale è ricco di nervosismo e a farne le spese è Mazzarri che all'87' viene allontanato da Rocchi. L'ultimo brivido del match è generato da Verre, entrato al posto di Barreto: l'ex Pescara sprigiona un tiro preciso e potente da fuori e solo un grande intervento di Sirigu conserva il pareggio che è il risultato che fotografa in maniera perfetta un match equilibrato. Il Torino ha dettato legge nel primo tempo ma poi è calato nella ripresa prima della paradossale accelerazione dopo l'espulsione di Acquah. La Samp ha giocato una gara ordinata ma ha prodotto troppo poco in avanti per poter coltivare qualche rimpianto. 


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