TORINO – Non è la giornata di Higuain, ma è quella di Alex Sandro nell’insolita veste di esterno d’attacco. Il Pipita guarda la sfida dalla panchina dopo uno scontro con Sirigu nei primi minuti, il brasiliano la fa sua sfruttando in tutta facilità la giocata di Bernardeschi al 33’. Il derby di Torino è ancora della Juve, che si porta momentaneamente in testa al campionato in attesa del Napoli e ritrova la fantasia di Dybala entrato in campo nel corso della ripresa. L’argentino mancava dallo scorso 6 gennaio e anche se non ancora al meglio dal punto di vista fisico sarà la risorsa in più per Allegri in vista dell’appuntamento di Champions a Wembley contro il Tottenham.
SI ACCENDE DOUGLAS - Orsato sorvola sul brutto intervento di Ansaldi ai danni di Pjanic (il giallo non arriva) e al 20’ c’è bisogno di De Silvestri per salvare la squadra di Mazzarri dal sinistro volante e a botta sicura di Asamoah dopo la straordinaria accelerazione di Douglas Costa. Il terzino granata si ripete poco prima della mezz’ora con un colpo di testa che in realtà non riesce a mettere molta paura a Szczesny, quest’oggi preferito a Buffon.
RIECCO DYBALA - L’arbitro non sanziona neanche Chiellini quando si lascia andare a una manata su Belotti tra le proteste del Toro mentre l’ingresso di Niang al posto di Baselli offre brio e vitalità ai granata tant’è che De Sciglio fa suo il primo giallo della partita per la trattenuta ai danni dell’ex attaccante del Milan. Una buona notizia per i tifosi juventini: si rivede Dybala (ultimo match il 6 gennaio) che prende il posto di Douglas Costa al 67’ anche se nel giro di pochi minuti spreca ben due palle gol. Il forcing finale da parte della squadra di Mazzarri - tanto possesso palla, ma poche conclusioni - non porta a nulla di buono. L'unica occasione degna di nota è quella di Iago Falque, che però non sorprende Szczesny. Il derby è della Juve.