Lazio-Juventus 0-1: all'Olimpico decide una magia di Dybala al 93'

Un colpo da fuoriclasse del campione argentino in pieno recupero salva i bianconeri contro una Lazio superiore, soprattutto nel primo tempo
Lazio-Juventus 0-1: all'Olimpico decide una magia di Dybala al 93'© ANSA
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ROMA - La Partita Capitale la decide una magia di Dybala al 93', sul finire di una partita mediocre nella quale la Juventus non aveva mai tirato in porta. Un tiro, un gol. E' impressionante il cinismo di questa squadra che per tutta la partita era sembrata pigra, timida e compassata. La Lazio di Inzaghi, che in questa stagione aveva fatto piangere Allegri prima in Supercoppa e poi all'andata allo Stadium, ha provato a vincerla anche stasera, giocando una partita superiore agli avversari, soprattutto nel primo tempo. A rompere l'equilibrio è stato però il gesto fuori dal comune di Dybala che è tornato proprio allo scadere del match il fuoriclasse assoluto che la Juve stava aspettando da almeno un paio di mesi. Il testa a testa con il Napoli di Sarri può continuare. 

LE FORMAZIONI - A differenza di quanto annunciato alla vigilia, Allegri lascia a riposo molti titolari in vista della criciale sfida di Champions contro il Tottenham: fuori Chiellini, Douglas Costa e Alex Sandro. C'è invece Mandzukic che gioca al fiano di Dybala nel 3-5-2. Nella Lazio Inzaghi perde Basta e lascia in panchina Wallace preferendogli Luiz Felipe con Lulic largo a destra e Lukaku sull'altra fascia.  

MEGLIO LA LAZIO - Nel primo tempo è la Lazio a fare la partita con Milinkovic-Savic e Luis Alberto a dettare i tempi in mezzo al campo. Immobile è vivo e in paio di circostanze costringe Buffon ad interventi non facili dalla distanza. La Juventus è troppo bassa e timida, soprattutto nella prima mezz'ora. L'iniziale 3-5-2 costruito da Allegri ha il merito di concedere pochissimo alla Lazio che gioca meglio ma non riesce ad arrivare al tiro con pericolosità. Dybala si vede pochissimo al pari di Mandzukic che almeno prova a metterla sul fisico facendo a sportellate con gli attenti centrali biancocelesti. Paradossalmente il giocatore che si vede di più nell'attacco bianconero è Lichtsteiner che gioca altissimo sulla destra quando Allegri torna al 4-3-3. Oltre che su Immobile, Buffon si vede anche su un colpo di testa ravvicinato di Milinkovic-Savic al 20' che ne esalta i riflessi. E la Juve? In attacco poco, anzi nulla. Per la seconda volta in questo campionato, infatti, Dybala e compagni non hanno effettuato alcun tiro nello specchio nel primo tempo (la prima fu contro la Fiorentina a settembre). 

LA DECIDE DYBALA - Nella ripresa lo spartito cambia leggermente con la Juventus che alza il suo baricentro e la Lazio che comincia ad accusare le fatiche della semifinale di coppa Italia, persa ai rigori contro il Milan mercoledì sera. Allegri prova a dare la scossa togliendo Lichtsteiner e Mandzukic per Douglas Costa e Alex Sandro. Inzaghi risponde con Felipe Anderson per Luis Alberto. Al 62' i padroni di casa protestano per un contatto in area juventina fra Benatia e Lucas Leiva che l'arbitro Banti non considera da rigore. Il possesso palla ospite non porta pericoli dalle parti di Strakosha che vive un pomeriggio tranquillo. Le squadre giocano troppo corte e non si scoprono praticamente mai. A decidere la sfida non poteva che essere la giocata di un singolo ed è proprio questo che avviene al 93', praticamente all'ultima azione del match. Dybala - che fino a quel momento non si era mai fatto vedere - prende palla in area laziale, supera con un tunnel Luiz Felipe, tiene con il fisico il ritorno di Parolo e in caduta infila sotto la traversa un pallone quasi impossibile. Un tiro, un gol. La Juventus è anche questa. Allegri si prende una vittoria importantissima per continuare la sua corsa scudetto testa a testa con il Napoli. Per la Lazio è inevitabile l'amarezza per una sconfitta immeritata, arrivata proprio al triplice fischio. 

LAZIO-JUVENTUS 0-1: CRONACA E TABELLINO


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