© LaPresseTORINO - "Fortunatamente ho scelto il momento migliore per l'addio, non avevo più la voglia di alzarmi la mattina e andarmi ad allenare". Andrea Pirlo, ex centrocampista della Nazionale, oltre che di Juventus, Milan e Inter, ha parlato così ai microfoni di Italia nel Pallone, in onda su Radio 2, commentando il proprio addio al calcio giocato: "Da quel punto di vista è stato facile, ora mi godo un po’ di vacanza, un po’ di libertà. Tutti gli insegnamenti sono stati fondamentali, è stata una carriera lunga, ricca di vittorie e soddisfazioni, si è realizzato il sogno che avevo da bambino. Tra gli insegnamenti che il calcio mi ha lasciato, sicuramente c’è il rispetto delle regole. Per stare insieme agli altri c’è bisogno di seguirle, e questa cosa ti può servire anche al di fuori del calcio. Imperturbabile? E’ il mio carattere, credo mi abbia aiutato parecchio nella mia carriera. Buffon? Ci siamo visti poco tempo fa ma abbiamo parlato di tutt’altro, non gli ho chiesto se vuole continuare o no, ci sarà tempo anche per lui di decidere con calma". Ex bianconero e rossonero Pirlo, in occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan sarà "a Roma in qualità di ambasciatore, porterò la coppa in campo. Sono due squadre alle quali sono legato, che vinca il migliore". Relativamente al campionato, Pirlo ritiene che per la Juventus il più sia fatto: "Dopo lo stop del Napoli a Firenze credo che Juve ormai abbia vinto, al 90%". Infine, il pensiero dell'ex centrocampista su un possibile nuovo Pirlo: "Non ho visto un giocatore con le mie caratteristiche, spero però in futuro di vederne qualcuno".