Pagina 2 | Napoli-Milan, le pagelle: Allan è ineusaribile. Higuain non salda il conto

NAPOLI
Ospina 5,5
Esordio in A e gol subìto al primo tiro. Seconda conclusione nello specchio e seconda rete incassata. Non sembra del tutto esente da responsabilità sull’1-0.
Hysaj 6,5
Si dimentica Borini nell’azione del vantaggio rossonero, ma poi attacca senza sosta e dalla sua parte fa male.
Albiol 6
Non chiude sull’1-0. Per il resto è sempre attento e si fa perdonare. Non al top della condizione, si arranggia con l’esperienza.
Koulibaly 6,5
Con Hamsik marcato, è lui ad avanzare e a impostare con personalità. Fisico il duello con Higuain. Si fa sentire.
Mario Rui 5,5
Quando Insigne si accentra dà ampiezza e attacca, ma è poco concreto. Fatica contro Suso e lo perde nell’azione del 2-0. Esce alle prese con problemi fisici.
Luperto (28’st) 6
Entra senza paura e a sinistra non corre rischi.

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Allan 7
In mezzo è quello che parte meglio e tiene fino alla fine quando piazza l’assist per il sorpasso. Quantità (9 recuperi e 88 palloni giocati) e qualità: inesauribile.
Hamsik 5,5
Regista basso che non riesce a dare ritmo alla manovra, si alza in fase di non possesso per pressare Biglia. Non è ancora entrato nel ruolo.
Mertens (18’st) 7
Riecco il belga decisivo. Gol facile, ma lui è lì ed è sorpasso azzurro per il delirio del San Paolo. Bentornato Dries.
Zielinski 7,5
Primo tempo anonimo: non attacca gli spazi e non trasmette la sensazione di poter far male. Ripresa da supereroe con la doppietta che pareggia la gara e rialza un Napoli in crisi.
Diawara (27’st) 6,5
Entra bene e in mezzo si sente. In futuro sarà difficile rinunciare a uno così.
Callejon 6,5
Raggiunge Maradona come numero di presenze nel Napoli (259). Molte delle azioni pericolose nascono dal suo piede: cross, conclusioni e tanta verve. Peccato gli manchi il guizzo.
Milik 6
Si vede poco e solo dopo il 45’ batte un colpo impegnando Donnarumma. E’ un punto di riferimento troppo “facile” e non si muove molto, ma almeno lotta.
Insigne 6,5
Si divora la prima chance e a lungo non lascia traccia della sua clas- se sul match. Poi, però, si accende e sfiora la rete.
Ancelotti 7
Là dietro c’è da registrare qualcosa e la manovra, sviluppata quasi sempre sugli esterni, è spesso lenta e prevedibile. Il primo tempo non è incoraggiante, ma la ripresa, con il 4-2-3-1, ha tutto un altro sapore. Azzecca i cambi e il suo Napoli trionfa.

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MILAN
G. Donnarumma 5
Para su Allan, Milik e Insigne. Con i piedi qualche brivido lo concede perché cerca di non buttare mai via il pallone. Incolpevole sull’1-2, ha più colpe sul 2-2.
Calabria 6
Diversi appoggi incerti e assai rischiosi. Un contatto con Mario Rui in area lascia dubbi. Ha il grande merito di segnare il raddoppio (secondo gol in A), ma sul 3-2 dov’è?
Musacchio 5,5
Preferito a Calabria, stilisticamente non è ineccepibile. Per un’ora abbondante tiene, poi va in affanno e il finale è complicato.
Romagnoli 5,5
Fascia da capitano e zero paura, a 23 anni per un tempo guida il reparto con la personalità. Poi, però, anche lui sbanda e sul 3-2 non mette una pezza.
Rodriguez 5
In costante difficoltà contro Callejon, lascia troppi varchi e dalla sua parte il Milan imbarca acqua. Così non va.
Kessie 5,5
Carro armato con i cingoli guasti. Forza, ma meno corsa del solito e troppi duelli persi. Zielinski e Allan lo oscurano.
Biglia 4,5
Perde alcuni palloni sanguinosi tra i quali quello che costa il gol che riapre il match. In fase di interdizione si sente, ma imposta male e i suoi errori sono troppi.

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Bakayoko (13’st) 5,5
Esordio rossonero al posto dello spaesato Biglia. Con lui, davanti alla difesa, più fisicità e meno geometrie, ma la mareggiata azzurra sale e lui non la argina.
Bonaventura 6,5
Alla prima occasione in cui si butta dentro, segna (quarto gol al Napoli) e poi sfiora il raddoppio. I suoi inserimenti fanno male e la qualità che garantisce al palleggio è notevole.
Cutrone (36’st) sv
Si piazza accanto a Higuain per il disperato tentativo di rimonta, ma tocca appena 5 palloni.
Suso 6,5
Cercato con i cambi di gioco, si accentra e qualcosa crea sempre. Mette il piede nell’azione dell’1-0, serve l’assist del 2-0 e costringe Mario Rui a non distrarsi mai.
Higuain 5
Fischiatissimo, si batte, corre e prova a far salire la squadra. Motivazioni e rabbia non gli mancano, ma quando ha sul piede il pallone del 3-3 lo spara altissimo.
Borini 6
Al posto dello squalificato Calhanoglu, tatticamente non sbaglia niente. Suo l’assist per l’1-0 al quale aggiunge un gran lavoro difensivo. Cala alla distanza.
Laxalt (26’st) 5,5
Con la squadra in riserva, prova a dare il suo apporto, ma non fa niente di pericoloso.
All. Gattuso 5,5
Disegna un Milan compatto che si difende con il 4-1-4-1 e che non rinuncia a ripartire. Quando però il Napoli alza il ritmo, non trova le contromisure.


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Allan 7
In mezzo è quello che parte meglio e tiene fino alla fine quando piazza l’assist per il sorpasso. Quantità (9 recuperi e 88 palloni giocati) e qualità: inesauribile.
Hamsik 5,5
Regista basso che non riesce a dare ritmo alla manovra, si alza in fase di non possesso per pressare Biglia. Non è ancora entrato nel ruolo.
Mertens (18’st) 7
Riecco il belga decisivo. Gol facile, ma lui è lì ed è sorpasso azzurro per il delirio del San Paolo. Bentornato Dries.
Zielinski 7,5
Primo tempo anonimo: non attacca gli spazi e non trasmette la sensazione di poter far male. Ripresa da supereroe con la doppietta che pareggia la gara e rialza un Napoli in crisi.
Diawara (27’st) 6,5
Entra bene e in mezzo si sente. In futuro sarà difficile rinunciare a uno così.
Callejon 6,5
Raggiunge Maradona come numero di presenze nel Napoli (259). Molte delle azioni pericolose nascono dal suo piede: cross, conclusioni e tanta verve. Peccato gli manchi il guizzo.
Milik 6
Si vede poco e solo dopo il 45’ batte un colpo impegnando Donnarumma. E’ un punto di riferimento troppo “facile” e non si muove molto, ma almeno lotta.
Insigne 6,5
Si divora la prima chance e a lungo non lascia traccia della sua clas- se sul match. Poi, però, si accende e sfiora la rete.
Ancelotti 7
Là dietro c’è da registrare qualcosa e la manovra, sviluppata quasi sempre sugli esterni, è spesso lenta e prevedibile. Il primo tempo non è incoraggiante, ma la ripresa, con il 4-2-3-1, ha tutto un altro sapore. Azzecca i cambi e il suo Napoli trionfa.

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