La ricetta di Ancelotti e il caso Inter

La ricetta di Ancelotti e il caso Inter© Getty Images
Alberto Dalla Palma
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ROMA - I casi sono due: l’Inter che va a picco nonostante abbia costruito una corazzata anti Ronaldo, il Napoli che non è più il Napoli di Sarri e quindi, almeno per il momento, abbandoniamo l’idea di andare al San Paolo per divertirci. Adesso basta un lampo di Insigne, uno degli azzurri di Mancini più deludenti (considerando il rapporto qualità-rendimento), per rientrare in corsa e non soffocare nel ricordo del sarrismo, diventato un cult anche in Premier dove comanda senza sussulti. Ma almeno Ancelotti vince: tre su quattro prima del debutto in Champions. E comunque la Fiorentina è sempre la Fiorentina, soprattutto questa di Pioli, veloce, giovane, affascinante: il successo stavolta ha un peso importante, proprio perché può consentire a Carletto di avvicinarsi alla sua coppa-specialità con l’animo più sereno e le idee più chiare. Ha bisogno di tempo, per smontare ci vuole un attimo per costruire ci vogliono mesi e forse anni. Spalletti no, non può essere sereno e non può più pensare di essere il principale antagonista di Allegri perché ha perso la seconda partita su quattro, dominato dall’Emilia che irrompe nel torneo con la forza delle idee: prima il Sassuolo (come sempre), poi il Parma e questa è una novità. Squadra chiusa, compatta, tosta tipo anni ‘70: e che partita mai avrebbe potuto fare se non quella? Giocava contro l’Inter, sostenuta da uno stadio pieno di entusiasmo e di tifosi: un sinistro alla Roberto Carlos del ripudiato Dimarco e la crisi si è ufficialmente aperta. Non lo ha negato nemmeno il tecnico toscano, che di solito ribatte fastidiosamente anche le virgole dell’interlocutore per imporre la sua verità: per ora l’Inter non sembra nemmeno una squadra di Spalletti, non si apre sulle fasce, non ha strappi, non ha un’idea di come si possa aggirare e sorprendere l’avversario. Se poi in campo va Candreva (ottimo giocatore, sia chiaro) che il club ha cercato di vendere anche gratis (non solo al Monaco), allora ti domandi all’improvviso: ma che razza di mercato ha fatto l’Inter? Ci siamo sbagliati noi nella valutazione o si è sbagliato l’allenatore nelle scelte? Intanto può cadere a otto punti dalla Juve se la Juve oggi batte De Zerbi e il Sassuolo. Ronaldo segnerà o no? Siamo al quarto appuntamento, più o meno riguardando la sua storia ci siamo: potrebbe essere arrivato il giorno. Che si aprirà a pranzo con la Roma di... Monchi: altro esame, stavolta piuttosto facile contro il Chievo. Più dura per il Milan a Cagliari e per la Lazio a Empoli.


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