Juventus-Cagliari 3-1, Allegri risponde a Napoli e Inter: apre Dybala, chiude Cuadrado

I bianconeri non brillano ma firmano la miglior partenza di sempre con 31 punti nelle prime 11 giornate e si riportano a più 6 sulle seconde
Juventus-Cagliari 3-1, Allegri risponde a Napoli e Inter: apre Dybala, chiude Cuadrado© ANSA
Michele Gazzetti
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TORINO - Un rullo compressore, anche quando si dimentica la ferocia a casa. La Juventus colleziona la tredicesima vittoria stagionale su 14 partite piegando un Cagliari ben organizzato e per nulla arrendevole. Basta una prestazione non certo scintillante ad Allegri per rispondere alle manite della coppia Napoli-Inter e collezionare un altro record: con 31 punti nelle prime 11 giornate di campionato i bianconeri firmano la miglior partenza della loro storia nella Serie A a girone unico superando quella dell’annata 2005/6.

LAMPO DYBALA - Allegri sceglie di affidare il fronte offensivo del 4-3-3 al trio Dybala-Ronaldo-Douglas Costa che si era visto solo alla prima giornata contro il Chievo ma in un 4-2-3-1: il brasiliano torna titolare dopo lo sputo a Di Francesco e debutta dal 1’ allo Stadium. L’argentino si prende inizialmente il centro dell’attacco e dopo 42 secondi fa breccia nella difesa del Cagliari: Pisacane sbaglia il rinvio, Cancelo appoggia di petto per Bentancur che innesca il numero 10, abile a scattare sul filo del fuorigioco. Dybala salta con irrisoria facilità due difensori e poi fredda Cragno con un tiro sporco mentre scivola sul manto erboso dello Stadium.

GIOIELLLO JOAO - All’11 ci prova Douglas Costa da lontano, Cragno respinge senza correre rischi. L’impressione di assistere a un monologo bianconero si sfarina con lo scorrere dei minuti anche perché gli ospiti prendono coraggio. Al 17’ Joao Pedro chiede un calcio di rigore a gran voce: Benatia però colpisce prima con la testa e poi con il braccio e l’arbitro Mariani decide di sorvolare dopo l’on field review. Sulla rimessa laterale successiva il Cagliari confeziona una palla gol clamorosa: Ionita pennella dal fondo per Pavoletti che gira al volo di destro sbattendo sui riflessi di uno Szczesny irreprensibile. La Juventus sonnecchia, non crea mai i presupposti per il 2-0, e al 36’ viene trafitta da un grande numero di Joao Pedro: Srna crossa dalla destra e sulla respinta di De Sciglio, il brasiliano inventa uno splendido controllo che gli garantisce lo spazio per sparare rasoterra bucando Szczesny. Vano l’appello della vigilia di Allegri che aveva detto: «7 reti subite in 10 partite sono troppe». 

PAREGGIO EFFIMERO - La parità è effimera perché il Cagliari si fa male da solo: al 39’ Bradaric prova a disinnescare il cross dalla sinistra di Douglas Costa e infila Cragno sul primo palo. Il croato sembra certificare la sua serata da incubo con un sospetto tocco di braccio in area al 41’: l’arbitro Mariani ricorre all’ausilio del Var e decide di lasciar correre facendo segno che è un semplice tocco di spalla. In caso contrario sarebbe stato doppio giallo e rigore. Sui titoli di coda del primo tempo la Juventus orchestra la sua azione più armonica: Douglas Costa parte da destra e taglia in orizzontale il campo scorgendo Ronaldo, libero all’ingresso dell’area di rigore. Il portoghese si sposta il pallone sul sinistro e inventa un missile che fa tremare il palo della porta rossoblù.

POCO RITMO - A inizio ripresa Allegri mette Cuadrado per Douglas Costa e vara un 4-4-2 con Dybala e Ronaldo a formare la coppia offensiva. Il colombiano prova subito a pungere: al 52’ disegna un cross dal fondo per la testa di Matuidi che non inquadra lo specchio. La Juventus non fa nulla per alzare i battiti della contesa e attende sorniona l’eventuale errore degli avversari. Entra anche Alex Sandro al posto di Pjanic con Matuidi che si sposta dalla fascia sinistra in mezzo. Il cambio non altera il ritmo blando della ripresa: il Cagliari ostenta un’organizzazione impeccabile e non rinuncia mai all'idea di pungere. Dopo l’ingresso di Barzagli per l’infortunato Matuidi, la Juventus passa al 3-5-2 (con Cuadrado e Alex Sandro inedite mezzali) colleziona una coppia di chance gigantesche: sulla prima Pisacane salva su Ronaldo e sulla seconda Bentancur non trova il bersaglio da posizione defilata. L’affanno dei bianconeri viene certificato dall’azione sarda dell’86’: Pavoletti viene murato da una scivolata provvidenziale di Benatia che evita il pareggio.

IL SIGILLO DI CUADRADO - Dal possibile 2-2 al 3-1 nello spazio di pochi istanti: all’87’ Ronaldo orchestra il contropiede, non si fa ingolosire dall'uno contro uno e apparecchia uno scenario idilliaco per il timbro di Cuadrado su un successo molto più sofferto di quello che può suggerire il punteggio. Come contro l’Empoli la Juventus scherza col fuoco ma alla fine porta sempre a casa 3 punti. E’ di nuovo +6 sulle seconde: Allegri non sarà certamente contento per la prestazione ma l’impressione è che il suo congegno infernale possa fare male a chiunque anche senza innestare mai le marce alte.


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