Bologna-Juventus 0-1: Dybala entra e decide

Un'ora di difficoltà al Dall'Ara, poi l'ingresso decisivo della Joya che sfrutta l'unica occasione vera costruita dai bianconeri
Bologna-Juventus 0-1: Dybala entra e decide© LAPRESSE
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ROMA - Tre punti su un campo spesso ostico per la Juventus, con la maschera di Dybala a calare il sipario dopo un'ora di battaglia con un gran Bologna: i bianconeri continuano a correre in campionato scacciando via con una vittoria la brutta serata di Madrid. In attesa del Napoli, in campo alle 18, +16 sugli azzurri e volo che continua senza intoppi verso l'ottavo titolo italiano consecutivo. Nel pomeriggio anche le sfide tra Chievo e Genoa (0-0 senza sconvolgimenti in classifica) e Sassuolo e Spal (1-1 con il gol di Peluso nel primo tempo ripreso dal rigore di Petagna). 

BERNARDESCHI IN MEZZO A TANTO ROSSOBLU' - Il primo tempo della Juve è tutto in una bella giocata di Bernardeschi conclusa da un sinistro a giro di poco fuori, il resto passa tra controlli complicati e giocatori che faticano a trovare la giusta posizione nel sistema di gioco messo in campo da Allegri. Il Bologna di Mihajlovic è cliente complicato e con organizzazione e pulizia nei passaggi si fa più volte pericoloso: Sansone, poi Santander di tacco e di potenza, infine Edera da fuori, tutti pericoli che sibilano vicino ai pali di Perin. La sensazione è che al Dall'Ara i bianconeri si portino ancora addosso tutte le scorie del Wanda Metropolitano, fisiche ma anche psicologiche.

DYBALA ENTRA E SEGNA, PALO SANSONE! - Inizia la ripresa ma la luce bianconera non si accende, anzi la Juve rischia ancora tantissimo con il salvataggio miracoloso di Alex Sandro sul colpo a botta sicura di Mbaye. Dopo l'ingresso dell'ex Orsolini per Edera Allegri decide di muovere le pedine, dentro Dybala per Alex Sandro: De Sciglio a sinistra, Cancelo a destra in difesa, in attacco la Joya che dopo pochi minuti decide la partita, sinistro spietato dopo il cross di Matuidi deviato che gli finisce proprio sul piede preferito. Mihajlovic, senza Destro né Palacio, butta dentro anche Falcinelli per l'assalto disperato, mentre la capolista fa riassaggiare il campo sia a Pjanic che a Chiellini. Finale con l'assalto rossoblù respinto da Perin, bravissimo a volare prima sul tiro a giro di Sansone e a respingerlo con l'aiuto del palo e poi ad opporsi alla ribattuta di Orsolini, e con Ronaldo che per poco non raddoppia in contropiede.


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