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BERGAMO - Sorvegliato speciale. Non è il titolo di un film ma la condizione umana di Claudio "Bocia" Galimberti, leader storico degli Ultras dell'Atalanta, che alla scadenza del quinto Daspo si è visto recapitare dai giudici di Bergamo un proveddimento di sorveglianza speciale della durata di 18 mesi. E così la curva Pisani è rimasta e rimarrà per tanto tempo senza il suo condottiero. Al netto di errori commessi nella sua militanza di tifoso, errori che ha pagato e sta pagando tutti, sul Bocia c'è stato un accanimento giuridico che nemmeno un abituato a delinquere avrebbe ricevuto. La situazione ha fatto il giro di tutte le curve d'Italia e anche all'estero è nata in maniera spontanea quella che viene comunemente definita "solidarietà ultras": striscioni di vicinanza da tutte le curve in un certo senso legate all'Atalanta, o più comunemente unite dal rifiuto del senso di restrizione della libertà personale. Curve storicamente rivali, come quella del Brescia, (ricordate la corsa di Mazzone sotto la curva atalantina?), hanno voluto esprimere il loro sostegno. Anche allo stadio dell'Eintracht Francoforte, prima della partita contro l'Amburgo, i tifosi della squadra di Veh hanno esposto uno striscione con la scritta in italiano: "Liberate gli ultras dell'Atalanta".
AGLI AMICI NON VOLTIAMO LE SPALLE - Si chiama così la manifestazione pacifica organizzata dagli ultras dell'Atalanta per il loro capotifoso: "prima di giuficare bisogna sapere, prima di condannare bisogna conoscere", questo lo slogan lanciato dai tifosi orobici in una camminata pacifica che domani, sabato 20 febbraio, alle 17.30, prenderà il via da via Gemelli e vedrà il corteo sfilare per il Bocia fino al Comunale. Come sempre accade in questi frangenti, sono attese a Bergamo, rappresentanza di tifoserie da tutta l'Italia.
