Gasperini, era scritto nelle stelle

L’estate scorsa lo volevano Roma e Napoli, è rimasto all’Atalanta per il miracolo
Gasperini, era scritto nelle stelle© ANSA
Ivan Zazzaroni
4 min

Era scritto nelle stelle. Non leggo l’oroscopo, pur ritrovandomi nel pensiero di Umberto Eco per il quale «si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso significa correggere ogni giorno il proprio oroscopo». Eppure mercoledì mattina mi ero soffermato sulla prima pagina del Messaggero, colpito dal titolo della rubrica “Il giorno di Branko”: “Doppia chance per l’Acquario”. Sono nato il 26 gennaio, proprio come Gian Piero Gasperini, ma anche come Mourinho che a Monaco ha preso tre pere dal Pesci Hans-Dieter Flick (benedette stelle furbette e selettive: che sia colpa dell’ascendente?). “Per voi un giorno d’oro, un giorno d’argento” questa l’interpretazione o la lettura del popolarissimo astrologo. “Oro come il Sole che vi illumina dal Sagittario, argento come la magica luna piena in Gemelli, che vi porta sia amore che fortuna. E’ tutto l’autunno che aspettate un’occasione così importante e adesso le nuove attrazioni sono imperiose e immediate, proprio come piace a voi. Auguri”.

Mi è esploso un “minchia!”, nonostante le origini bolognesi, quando l’ho riletto sul 3-0. E nella notte, dopo l’esaltante passaggio dell’Atalanta agli ottavi di Champions, non ho resistito e ho inviato a Gasperini lo screenshot con il “pronoscopo” - ieri ci siamo fatti due risate («ho festeggiato e ballato nello spogliatoio, ma se devo essere sincero soltanto ora mi rendo conto di quello che abbiamo combinato»). Certo, non possono bastare le stelle per spiegare i capolavori della vita e professionali. Più decisivo il lavoro, più risolutive le idee e anche la fortuna. «Alcune circostanze ci sono state favorevoli, penso ai due pareggi tra Shakhtar e Dinamo».

Impressionanti la sequenza di risultati e la qualità di gioco che Gasperini è riuscito a produrre nelle ultime stagioni, non a caso numerosi presidenti e direttori sportivi se ne sono pazzamente innamorati. Tra i più esposti è senza dubbio Cristiano Giuntoli che l’estate scorsa incontrò il tecnico dell’Atalanta per tentare di portarlo a Napoli nonostante Ancelotti fosse ancora sotto contratto. Qualche anno prima De Laurentiis era arrivato a un passo dalle firme, salvo poi cambiare idea all’ultimo istante (ricordo ancora quel lunedì di aprile e la telefonata a Gian Piero, lui più sorpreso che irritato). Ed è sempre di pochi mesi fa la corte fattagli dalla Roma. In quell’occasione fu però Gasperini a tirarsi indietro convinto che Percassi, al di là della gratitudine e di più che naturali pressioni, potesse offrirgli più garanzie e programmi. Non sbagliò, visto quello che ha appena ottenuto con l’Atalanta («avrei cambiato solo per la Roma, ma alla fine ho pensato che fosse meglio restare»).

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