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BENEVENTO - Presente e futuro del Benevento hanno il volto di Enrico Brignola. Catapultato in Serie A dopo aver giocato solo 11 minuti in B, si ritrova in una squadra con tanti stranieri e due stelle internazionali di assoluto spessore come Sandro e Sagna. Tra i quali un sannita doc come Brignola, cresciuto nel vivaio, ha saputo prendersi la scena: tre gol che lo rendono di fatto il capocannoniere della squadra. De Zerbi, dopo averlo gettato nella mischia con il Milan, lo ha schierato titolare con il Chievo, nella storica prima vittoria dei giallorossi in A, e da quel momento non l’ha fatto più uscirei. In questa Serie A sono soltanto 9 i calciatori nati dal 1999 in poi ad essere stati schierati. A parte Donnarumma, che fa storia a sé, solo Kean è stato impiegato con più continuità di Brignola, 19 partite e 4 gol all’attivo. Ma l’attaccante di proprietà della Juve aveva già esordito in bianconero l’anno scorso. Considerando i debuttanti, non c’è dubbio che Brignola sia quello ad aver avuto il miglior impatto. La Roma avrebbe voluto acquistarlo a titolo definitivo dopo il prestito ma il Benevento ha preferito tenerselo stretto. In estate il presidente Vigorito gli ha fatto firmare un contratto fino al 2021 che lo blinda per gli anni a venire: il nuovo cammino avrà in Brignola un punto fermo. Ha conquistato anche l’azzurro: con l’Under 19 domani esordirà nella Fase Elite dell’Europeo contro la Grecia.