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BOLOGNA - Per anni Bologna l’ha vissuta così: la Juve era il Potere, scalfirlo, graffiarlo, incrinarlo nelle certezze, non diciamo spodestarlo, sembrava già un successo. Ci si accontentava di poco, si viveva di piccole gioie stagionali. Due vittorie negli ultimi cinquanta e passa anni, due vittorie in casa, una al Comunale nel 1963 e l’altra - l’ultima - al Dall’Ara nel 1998, rappresentano due punti fermi nella memoria collettiva di almeno un paio di generazioni di bolognesi.
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NON SOLO UNA PARTITA - La sfida con la Juventus non è mai stata solo una partita, ma è stata caricata ogni volta di altro. Abbiamo isolato qui sotto sei momenti utili ad inquadrare il momento-storico in cui Bologna-Juventus andà in scena (a Bologna). Ripercorrere queste sei sfide significa anche rifare un percorso che i bolognesi conoscono bene. I giorni dello scudetto sono lontani, vivi nella memoria di chi c’era e l’ha raccontato, ma drasticamente lontani, come lo è un’impresa datata cinquantadue anni fa. Se è vero che il vento fa il suo giro (è vero) e la Storia lo segue, allora l’orizzonte indicato da Joey Saputo - far grande il Bologna, come quel grande Bologna - assume un senso proprio alla vigilia di questa partita con la Juventus. Il filo della gloria si può riannodare, lì dove tutto ebbe inizio.