Serie A Cagliari follia ultras a Sassari, tre feriti e un fermo

L'amichevole con il Sorso è stata utilizzata come pretesto per una spedizione punitiva cui hanno preso parte circa duecento supporter
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SASSARI - È di tre feriti, un fermo, un centinaio di persone identificate e un'indagine ministeriale il bilancio della folle guerriglia scatenata ieri a Sassari da un gruppo di ultras giunti da Cagliari. La squadra di Rastelli nel pomeriggio ha disputato una partita amichevole a Sorso, cittadina dell'hinterland sassarese e la trasferta è stata utilizzata come pretesto per una spedizione punitiva cui hanno preso parte circa duecento supporter.

GUERRIGLIA URBANA A SASSARI

IL RAID - Arrivati a Sassari a bordo di quattro pullman privati, noleggiati per l'occasione, appena scesi alla stazione dei bus hanno messo in atto un raid che ha colto impreparate le forze dell'ordine. I sedicenti tifosi erano armati di spranghe, coltelli, mazze e bombe carta. Secondo la testimonianza di alcuni automobilisti che si sono ritrovati sul luogo degli incidenti, gli autori di questa aggressione contro persone indifese urlavano frasi come "siamo venuti a devastarvi". Hanno rovesciato cassonetti, distrutto i marciapiedi, lanciato pietre e fumogeni contro i passanti, le auto, i negozi e l'ufficio postale. Alcune scritte offensive sono apparse sui muri lungo il percorso. Un'azione premeditata e preparata. Quando gli ultras torresini sono arrivati sul luogo in cui era appena andata in scena la guerriglia, quelli del Cagliari erano stati contenuti nella stazione e tenuti alla larga. Ripartiti a bordo degli stessi mezzi con cui si erano presentati in città, oltre ottanta Sconvolts sono stati fermati e identificati dalla Digos in una stazione di servizio di Nuraminis, all'altezza del km 25 della 131. Il Ministero dell'Interno ha avviato un'indagine interna per cercare di chiarire di chi siano le responsabilità di un chiaro caso di sottovalutazione del pericolo. Una grave leggerezza, che avrebbe potuto produrre conseguenze molto peggiori. Sull'episodio si sono espressi numerosi politici e rappresentanti istituzionali. E se il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, chiede che "siano accertate le colpe di un episodio che ha messo a repentaglio la sicurezza dei sassaresi", il suo omologo di Cagliari, Massimo Zedda, si è formalmente scusato con Sanna e con la città e sottolineato: "questi non sono tifosi"

GIULINI CONVOCATO DAL PREFETTO Dopo la guerriglia urbana di ieri a Sassari che ha visto coinvolti circa 200 ultras del Cagliari è stata convocata per domani mattina dalla prefetta Giuliana Perrotta una riunione di coordinamento delle forze di polizia a cui sarà presente anche il presidente del club sardo, Tommaso Giulini. Nell'incontro, che inizierà alle 9.30 in Prefettura, si farà il punto su quanto accaduto a Sassari. Saranno presenti tutti gli esponenti delle forze dell'ordine. Intanto la Digos di Cagliari sta lavorando per identificare i tifosi rossoblù coinvolti negli scontri, collaborando con i colleghi di Sassari. Ieri sera alcuni pullman, a bordo dei quali erano stati fatti salire gli ultras, sono stati bloccati lungo la 131. Circa cento persone sono state identificate. La Polizia ha trovato lungo la strada bastoni e spranghe, forse gettate dai finestrini durante il tragitto. La Squadra Tifoserie cagliaritana analizzerà i filmati degli scontri insieme ai colleghi sassaresi. Eventuali provvedimenti nei confronti dei supporter saranno comunque presi dal questore di Sassari.


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