Genitore truffato da sedicente procuratore

La vittima è il padre di un calciatore di San Marino. Non ancora identificato il finto agente
Genitore truffato da sedicente procuratore© LaPresse
2 min
TagsCarpi

RIMINI - È stato truffato da un sedicente procuratore sportivo che gli aveva prospettato l'ingaggio del figlio al Carpi. La vittima del raggiro è il padre di un calciatore della nazionale di San Marino. Il genitore ha sporto denuncia contro il finto agente, che la polizia di Rimini sta tentando di identificare. In base alla ricostruzione degli investigatori, per 3.500 euro il truffatore aveva promesso un ingaggio prima con una squadra di seconda divisione spagnola poi addirittura nel Carpi. Il papà del calciatore sammarinese, dopo aver versato cifra richiesta, aveva acquistato un biglietto per la Spagna dove avrebbe visitato la squadra alla quale pensava fosse destinato il figlio. Ma poco prima di partire era stato lo stesso sedicente procuratore a fermare il genitore dicendogli che c'era la possibilità di un contratto col Carpi. A quel punto la vittima si è messa in contatto con la squadra italiana scoprendo però che del procuratore nessuno aveva sentito parlare.

Oggi arriva la precisazione dell'avvocato Stefano Pagliai: «La cifra corrisposta al sedicente procuratore sportivo da parte del padre del calciatore non era finalizzata in alcun modo a "facilitare" l'ingaggio nella squadra spagnola dell'Esportivo Lleida bensì a coprire le spese di istruzione della pratica e di viaggio necessari per organizzare la trasferta. Questa almeno fu la giustificazione presentata a fondamento della richiesta economica. A fronte di ulteriori richieste economiche per organizzare lo spostamento e procedere alla firma del contratto che sarebbe dovuta avvenire entro la fine del mese di settembre il padre del calciatore palesò le sue forti perplessità in merito all'effettività della proposta. Fu proprio dinanzi a tali dubbi che il "finto" procuratore prospettò, alzando il tiro, il possibile interessamento del Carpi. Nessun "pagamento", nessuna "tangente" per ottenere l'ingaggio come le indagini hanno già permesso di accertare».


© RIPRODUZIONE RISERVATA