Serie A, Torreño: «Cancro sconfitto: ringrazio la Fiorentina»

Il preparatore atletico: «Posso iniziare a vivere la mia vita con la mia famiglia nella meravigliosa Firenze e riprendere il mio posto dentro la squadra»
Serie A, Torreño: «Cancro sconfitto: ringrazio la Fiorentina»
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FIRENZE - “Oggi sono guarito. Circa un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro ma oggi posso dire dopo diverse cure e due interventi che l’ho sconfitto. Ho giocato la più difficile partita della mia via vita e l’ho vinta alla grande". Inizia così la lunga lettera scritta da Nacho Torreño, 40enne preparatore atletico della Fiorentina e stretto collaboratore di Sousa anche nelle precedenti esperienze in giro per il mondo (Basilea e Videoton). Il dramma si è trasformato in bella storia da raccontare.

PAURA E LACRIME - "Le prime sensazioni che mi hanno pervaso quando mi è stata diagnosticata la malattia sono state l’incertezza e la paura. Paura perché la parola cancro significa conseguenze molto negative ed insicurezza perché non sapevo cosa mi sarebbe potuto succedere. Sono stati giorni e settimana molto dure, ho pianto e sofferto molto sia fisicamente  che mentalmente, soprattutto la fragilità mentale mi ha fatto cadere in uno stato sconosciuto per me prima. Ma grazie ai sorrisi di mio figlio ogni mattina, all’aiuto ed al supporto della mia incredibile moglie Ana (Lei è il mio vero eroe), della famiglia e degli amici (sarebbe impossibile citarli tutti!!!), ho iniziato a vedere le cose in maniera differente e affrontare la mia situazione, normalizzandola e mettendoci carattere ed ancor un maggiore coraggio".

FOTO: NAPOLI-FIORENTINA, HIGUAIN NON BASTA

I RINGRAZIAMENTI - "Tra questo grandissimo gruppo di persone, vorrei ringraziare : la famiglia Della Valle ed i dirigenti per la loro sentita vicinanza, Paulo e tutti i miei colleghi dello staff per la loro pazienza, amore e supporto incondizionato dal primo all’ultimo giorno, Ogni singolo giocatore con cui condivido lo spogliatoio per tutto l’amore, la forza e l’energia che mi hanno trasmesso dal primo momento che hanno saputo della mia malattia, A tutti i tifosi ed amici che sono parte della Famiglia Viola. SENZA TUTTI VOI non credo ce l’avrei fatta! GRAZIE dal più profondo del mio cuore. Oggi posso iniziare a vivere la mia Vita con la mia famiglia nella meravigliosa Firenze ed riprendere il mio posto dentro la squadra. Oggi la partita è finita, ho vinto. Ci vediamo allo stadio Artemio Franchi”.

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