FIRENZE - Senza lo squalificato Zarate, tocca a Paulo Sousa decidere con chi attaccare la Roma. Ma questa bella Fiorentina ha il tassello debole, almeno in questo periodo, proprio nel suo duo di attaccanti. Kalinic è il centravanti che si batte sempre come un guerriero, ma che davanti alla porta si è riscoperto timido come pareva non esser più. Aveva cominciato la stagione benissimo in Ucraina, poi pareva essersi "seduto" nelle prime apparizioni ufficiali in Italia. Dalla gara col Bologna, invece, lo scorso settembre, ha tolto il freno a mano, salvo poi arenarsi in questo avvio di 2016. Il senegalese invece fatica a convincere il tecnico portoghese. Anche se dei suoi 5 gol realizzati in campionato, ben tre sono stati decisivi.
STAFFETTA -L'ipotesi del doppio centravanti a questa Fiorentina non è mai stata di gran moda. Qualche timido tentativo poi presto rientrato. Funziona sicuramente di più l'ipotesi staffetta. Prima Babacar e poi Kalinic? Perché no, il giovane senegalese per tentare di aprire subito la difesa romana e poi mettere in campo Kalinic per cercare di gestire tatticamente il match. Non solo, con Kalinic nella ripresa si potrebbe anche favorire le sue zampate d'area quando i ritmi magari potrebbero essere ridotti dalla stanchezza. Di certo Sousa terrà tutti sul filo per il tempo che resta.