Fiorentina, Cognigni: «Borja Valero? Mai stato vicino alla Roma»

La proprietà, lo stadio, il mercato, la Viola che vuole essere più importante nel Governo del calcio: parla il presidente esecutivo
Fiorentina, Cognigni: «Borja Valero? Mai stato vicino alla Roma»
Furio Fedele
4 min

SALONICCO - Questa mattina Mario Cognigni, presidente esecutivo della Fiorentina, qui a Salonicco ha fatto chiarezza su quello che è e sarà la Fiorentina. Paragonando ancora una volta la sfida della Viola a quella di Davide contro Golia.

VIOLA A VITA - Cognigni ha ribadito che «Andrea Della Valle dice che “ci restiamo a vita a Firenze”. E ha ragione. Mi fa piacere per lui ed è un sentimento che condivido. Firenze e la squadra ti prendono, è sempre una sfida entusiasmante. Questo per noi è un anno importante, dove ripartiamo dopo aver già vinto una sfida importante: il fair play finanziario. La Fiorentina è, per il momento, ancora in seconda fila. Ma siamo riusciti a costruirci una struttura, non solo sportiva, che possa concretizzare il nostro sogno sportivo. Comunue io nelle stanze che frequento non ho mai sentito parlare di vendita della società...».Il «mea culpa» della Viola: «La festa per i 90 anni ha inaugurato una nuova stagione nei rapporti fra la Fiorentina e i suoi tifosi. La festa durerà l’intera stagione. Saremo presenti nei club, vogliamo vivere l’atmosfera del tifo vero della città»

SOUSA: MI ASPETTO MOLTO
  
STADIO - Il nuovo impianto è in piena gestazione. Entro il 31 dicembre si conoscerà il suo futuro concreto. «Finora abbiamo stanziato 2 milioni di euro per tutti gli studi che precededono il progetto esecutivo - ha detto - e nel frattempo Daniela Maffioletti, la persona che sta seguendo questa situazione, è in contatto con numerosi investitori, solo stranieri, che sono in attesa di sapere solo quando l’impianto verrà costruito. Esiste l’area (Mercafir; ndi) ma non c’è ancora l’ufficialità. Fra l’altro la presenza di una falda acquifera sottostante, a 6 metri, imporrà la costruzione di uno stadio (circa 40.000 posti di capienza; ndi) a tempio, in pratica sopraelevato. Il costo previsto del solo impianto è di circa 130-140 milioni di euro».
  
MERCATO - Ecco tutti i «segreti» e la verità del mercato estivo: «Nell’incontro di giugno fra Sousa e Corvino a Lisbona è stato deciso di mantenere in organico i migliori, la squadra di titolari. Questo è già stato uno sforzo, noi abbiamo rifiutato offerte ben superiori agli 80 milioni per i nostri giocatori. Il 31 agosto abbiamo chiuso il mercato con 27,3 euro di incassi e 26,5 di costi. A parte di diritti di credito di Tello (6,25) e di altri giocatori per un totale di 13 milioni di euro. Alonso ha fruttato 24 milioni di euro più 1 milione di bonus se il Chelsea vince la Premier. Ad Alonso andrà anche una percentuale del 10 per cento della vendita (2,4) e il saldo a nostro favore verrà completato in un anno e mezzo. L’ultimo giorno di mercato abbiamo l’Inter per Jovetic: ho offerto autonomamente per prestito 5 milioni lordi compreso il pagamento dello stipendio. La proprietà cinese ha risposto: “Non vendo nessuno: se non gioca in Italia gioca in Cina. Gomez è stato ceduto al Wolfsburg per 1 milione e 50.000 euro». Senza Alonso come sarebbe stato il bilancio della Fiorentina? «Avevamo una via d’uscita, avremmo comunque rispettato il fair-play finanziario. Kalinic? È tutto vero (lo voleva il Napoli; ndi), venderlo e sostituirlo in una settimana è una cosa che Corvino non avrebbe mai fatto. Borja Valero? Non è mai stato vicino alla Roma, ha un contratto ancora per 3 anni a Firenze».
  
LEGA CALCIO - Ma la Fiorentina vuole crescere anche a livello politico, non solo a livello sportivo. «La Serie A a 18 squadre? La Lega non ha la volontà di modificare il numero. Almeno quinidici società devono essere d’accordo. Noi pensiamo che la riduzione da 20 a 18 sia necessaria. Noi abbiamo ancvhe affinità con altre società per un calcio più propositivo e innovativo. Il nostro calcio vale molto di più. La struttura della Lega non è funzionale alle legittime esigenze di un singolo componente della Lega. Noi siamo sintonia su un principio che ci impone le attuali tematiche che caratterizzano le altre Leghe europee. Quanti siamo a pensarla diversamente? Sta maturando la concezione netta e condivisa per un cambiamento».


© RIPRODUZIONE RISERVATA