Serie A Genoa, Rigoni: «Chievo, quanti ricordi»

Il centrocampista: «E' stata una tappa fondamentale nella mia vita sotto ogni aspetto. Devo solo ringraziare il presidente Campedelli e la società»
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GENOVA - "Sono stato sei anni e mezzo al Chievo, è stata una tappa fondamentale nella mia vita sotto ogni aspetto". Luca Rigoni, centrocampista del Genoa, si prepara alla sfida contro la sua ex squadra: "Devo solo ringraziare il presidente Campedelli e la società. Mi hanno sempre dimostrato la loro stima, poi le strade hanno preso traiettorie diverse. Se da tanti anni il Chievo riesce a mantenere la Serie A, è merito della passione e della competenza con cui operano presidente e dirigenti. E di un gruppo di giocatori formato da uno zoccolo duro che non molla mai, sa come fare a salvarsi e riesce a inanellare stagioni così".

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CONTRIBUTO - Per Rigoni, tanto lavoro in campo, nelle due fasi del gioco del Genoa: "Per un centrocampista è importante rendersi utili nelle due fasi. Sinceramente sto ancora rosicando per il gol che mi sono mangiato, rosico da due giorni. Ho cercato di alzare la mira per eludere l’intervento dei due avversari che mi sono trovato davanti". Ma la caccia del gol non finisce: "E’ la terza volta che vado vicino a segnare, da quando indosso la maglia del Genoa. Se non ci sono ancora riuscito, in parte è per demerito mio, in parte per merito degli avversari. E’ un buon segno comunque arrivarci a un passo. Peccato perché ci tenevo a regalare una gioia al nostro pubblico. Sarà per la prossima volta".

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