Mazzarri: «Mi piace Luiz Gustavo»

A San Siro conferenza stampa di fine anno del tecnico dell'Inter che ha promosso la stagione della sua squadra. "Abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato, tornare in Europa. Nella prima settimana del ritiro lavorerò sulla difesa a quattro. Thohir? Mi ha telefonato per ringraziarmi dopo Inter-Lazio per aver centrato la qualificazione all'Europa League". Poi sul mercato: "Ci serve un metodista, è il ruolo più importante. Vorrei un elemento con le caratteristiche di Luiz Gustavo".
Andrea Ramazzotti
9 min

Mazzarri, l'Inter voleva tornare in Europa e ce l'ha fatta. E' soddisfatto?
Come vi avevo detto durante l'anno c'erano domande alle quali non potevo rispondere perché sono abituato a parlare con i fatti, con i numeri della classifica. Volevo portare la squadra più in alto possibile. C'era un obiettivo da raggiungere che non era così scontato. L'anno è stato molto positivo, abbiamo fatto molte cose buone e devo ringraziare il mio staff che mi ha aiutato a tirar fuori il massimo da tutti i giocatori.

 

Sarà l'allenatore dell'Inter anche il prossimo anno?
Questo è sicurissimo anche perché ho un contratto. Sono molto soddisfatto e contento della telefonata che mi è arrivata dopo Inter-Lazio. Thohir mi ha chiamato felice dopo aver centrato l'obiettivo Europa League. Ho lavorato bene per la società.

 

Cosa risponde a chi dice che la stagione dell'Inter è stata insufficiente?
Quanto si centra un obiettivo come si fa a parlare di anno non positivo? Le variabili erano tante, ma siamo tornati in Europa, il nostro obiettivo tutt'altro che scontato. Non so come si fa a valutare un anno così negativo.

 

Qual è stato l'errore maggiore che hai commesso?
Si poteva fare di più tutti, io compreso in alcune partite potevo fare cose diverse. Abbiamo fatto troppi pareggi, alcune mancate vittorie le abbiamo gettate al vento dopo essere passati in vantaggio. Abbiamo battuto tanti calci d'angolo, fatto tanta pressione, ma ci è mancata cattiveria per segnare il gol decisivo. La responsabilità me l'assumo io e stiamo lavorando perché da questo punto di vista dobbiamo essere più bravi. Abbiamo comunque fatto molte più cose positive che negative.

 

Cosa le ha dato più fastidio delle critiche che le sono state mosse?

 Magari a voi non sono simpatico, ma quanto vedo che la critica è obiettiva prendo molti spunti. Come con i miei collaboratori la decisione è mia, ma amo il confronto. Se invece una critica non è obiettiva non l'ascolto neppure. A volte le critiche ingiuste mi caricano anche.


Quanto è importante il suo rinnovo adesso?
Ausilio ha già parlato. L'importante è la stima che c'è tra noi e i dirigenti me l'hanno confermato. Con il Napoli a scadenza ho fatto benissimo, l'importante è che ci sia stima. In questi giorni però si parlerà anche del prolungamento, essere convinti di andare avanti insieme, con unità d'intenti.

 

Come pensate di avvicinarvi alle prime in classifica?

Io voglio fare meglio degli altri a livello di produzione tecnica. Il pubblico va informato bene e credo che con il lavoro possiamo avvicinarci agli altri. Da qui a quando riprenderemo la prossima stagione dobbiamo fare tante cose e poi sarà la società a parlare di fair play, di materie economiche. Prima dell'inizio del ritiro parlerò degli obiettivi e di dove possiamo arrivare.

 

Le mancheranno gli argentini il prossimo anno?
Sono stato orgoglioso di aver avuto questi 4 campioni che ci hanno aiutato a tornare in Europa. Insieme ci siamo riusciti e li ringrazio. Questi ragazzi, questi riferimenti ci mancheranno e dovrò essere io a trasferire una certa mentalità ai nuovi arrivati. Abbiamo gettato le basi per iniziare al meglio il prossimo anno, per avere una mentalità da Inter facendo maturare e crescere i giovani. Penso positivo e credo che il prossimo anno faremo meglio.

 

Prima di Inter-Lazio sono arrivati fischi per lei. E' preoccupato in vista del prossimo anno?
Il pubblico non aveva capito la scelta di Zanetti, pensava che la vecchia Inter meritasse un tributo, ma l'allenatore pensava a tornare in Europa. Credo di aver gestito l'addio di Zanetti sul campo nel migliore dei modi e la mia scelta è stata la migliore perché Zanetti è entrato nel momento giusto, ha dato il suo contributo per portare l'Inter alla vittoria e alla fine ha fatto festa.

 

Cosa ha imparato all'Inter?

Ogni anno ho sempre cercato di apprendere qualcosa, di migliorarmi. Qui c'è stata una situazione storica che altrove non succede, il cambio di presidente in corsa. Mi ha dato soddisfazione trovarmi in una situazione particolare e ottenere un risultato importante. Ora posso dire che sono stato messo alla prova, che mi sono stancato più che in passato, ma ho portato la barca in porto e la società me lo ha riconosciuto.

 

Come si spiega il fatto che Parma e Torino che hanno più o meno la stessa classifica dell'Inter, ma con meno qualità?
Le rivelazioni in un campionato ci sono sempre, ma alla fine conta l'obiettivo da raggiungere e il quinto posto da raggiungere.

 

Quando Thohir dice che il prossimo anno il gioco sarà migliore, lei cosa pensa?

Ci sono state partite in cui si è entusiasmato, ma ci sono state anche partite meno belle. Se guardate la supremazia territoriale siamo la squadra che dopo la Fiorentina sta più nella metà campo avversaria. Abbiamo una mentalità offensiva, ma siamo stati un po' altalenanti come rendimento. Dobbiamo evitarla il prossimo anno. Il gioco però è stato di buon livello.

 

Quest'anno il problema principale che ha dovuto affrontare è stato quello di tenere la squadra a un certo livello atletico e agonistico?
Non credo che il problema sia stato questo. Penso che il problema siano stati gli alti e bassi durante le partite, ma atleticamente stavamo bene.

 

Cosa serve alla prossima Inter?

Ci saranno dei riconfermati e ho già una certa visione. La prima settimana del ritiro lavorerò sulla difesa a 4 con davanti un metodista che sarà utile anche nel 3-5-2. Quello del metodista è il ruolo più delicato. Sarà un giocatore irraggiungibile, ma a me piacerebbe avere un giocatore tipo Luiz Gustavo. Un conto però è l'idea dell'allenatore e un conto è quello che si può fare.

 

La prossima Inter può arrivare in Champions?
Thohir ha detto che bisogna crescere e considera il prossimo anno il primo del progetto. Le linee programmatiche le detta la società e io cercherò di tirare la macchina oltre le proprie aspettative. Non bisogna mai porsi limiti, ma bisogna essere oggettivi con il potenziale della squadra.

 

Ranocchia-Kovacic-Icardi possono essere la spinta dorsale della nuova Inter?

 

Pensa che l'Inter in Coppa Italia potesse fare qualcosa in più?
Le scelte andavano fatte in quel modo per capire certe cose prima della fine del mercato. La raccolta dati in quel momento era importante.

 

Obi Mikel ha le stesse caratteristiche di Luiz Gustavo?
Ho fatto questo nome perché è inarrivabile. Non voglio parlare di mercato.

 

Come si può sostituire Milito?
Icardi è stato infortunato tanto tempo e ci è mancato perché quando l'abbiamo impiegato ha fatto bene. Il miglior Milito l'ho rincorso tutto l'anno e se fosse stato al top avremmo fatto di più. Icardi comunque ci fa ben sperare.

 

Lei doveva essere un valore aggiunto per l'Inter. Pensa di essere stato un valore aggiunto?
Guardi la classifica dello scorso anno: dalla nona posizione in poi, a parte la Juventus, l'unica che ha migliorato la classifica è stata la Roma. E guardate anche il mercato che hanno fatto le altre e il mercato che abbiamo fatto noi. Per questo dico che è stato un anno molto positivo.

 

Sarà un problema in più il fatto che la squadra difficilmente sarà pronta per il 9 di luglio?
Cercherò di fare il massimo come sempre con quello che mi sarà messo a disposizione.

 

Si è parlato di mercato autofinanziato. E' ipotizzabile il sacrificio di qualche big?

Di mercato devo parlare poco perché i parametri economici della società sono impossibili da essere disconosciuti e deve dirli la società.

 

Il suo primo Napoli arrivò sesto e la stagione successiva centrò la Champions. Può farlo anche l'Inter?
Qualche risultato c'è già stato e negli ultimi tre anni abbiamo centrato il miglior risultato dell'Inter. L'importante è che la società sia chiara, con me, con voi e con i tifosi. Finora ho trovato stima e chiarezza e questo mi fa ben sperare.

 

Pensa di perfezionare l'inglese?
Ci vuole la testa per imparare l'inglese. Quindici anni fa quando giravo e facevo l'osservatore lo parlavo benino e senza parlarlo sono peggiorato, ma le cose elementari le so.

 

La sua Inter può fare a meno di Guarin?
Dipende dall'idea tattica, da chi arriverà. 

 

Quanto hanno pesato i mancati rigori assegnati all'Inter per la vostra classifica?

Siamo la maglia nera dei rigori assegnati e nelle decisioni degli arbitri. Speriamo di essere più fortunati il prossimo anno perché un gioco offensivo lo abbiamo sviluppato. Il perché di tutto questo però non lo so.


© RIPRODUZIONE RISERVATA